27 dicembre – Il parlamento indiano ha iniziato oggi il dibattito su un disegno di legge anti-corruzione, mentre l’attivista indiano Anna Hazare ha cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la legislazione.
Nonostante le obiezioni di alcuni partiti di opposizione, Il congresso indiano ha iniziato a discutere il disegno di legge e intende approvarlo a maggioranza, tra le proteste dell’opposizione. Ha infatti abbastanza voti per far passare il disegno di legge durante la sessione di tre giorni della camera bassa del parlamento (la Sobha Lok).
La legislazione potrebbe creare un’agenzia di controllo, chiamata ‘lokpal’, per indagare e perseguire politici e funzionari sospettati di corruzione.
Ma il 74-enne attivista indiano Hazare ha già detto che il disegno di legge è troppo debole, insistendo sul fatto che la polizia federale del Paese – il Central Bureau of Investigation – dovrebbe essere posta sotto la giurisdizione delle lokpal.
Hazare ha iniziato un digiuno di tre giorni a Mumbai martedì, e ha avvertito che porterà la sua protesta nella capitale, Nuova Delhi, se non verranno apportate modifiche alla proposta di legge.
Diversi partiti dell’opposizione indiana, tra cui il più grande – il Bharatiya Janata Party – hanno promesso di votare contro il disegno di legge. Dicono che non fa abbastanza per rendere responsabili di atti di corruzione il primo ministro, i magistrati e i funzionari di livello inferiore.
L’attivista anti-corruzione Hazare ha tenuto una protesta simile – 12 giorni di digiuno – nel mese di agosto per protestare contro una precedente bozza della legislazione. Lo sciopero ha contribuito ad alimentare la rabbia dell’opinione pubblica contro il fenomeno della corruzione dilagante nella società indiana, portando milioni di indiani per le strade del paese.
I critici di Hazare dicono che i suoi metodi vanno oltre i limiti del sistema democratico indiano, dicendo che sta costringendo il parlamento ad adattarsi alle sue idee politiche.
“E’ compito del parlamento creare le leggi. Abbiamo avuto varie tornate di colloqui con Shri Anna Hazare e la sua squadra”, dice il ministro delle finanze indiano Pranab Mukherjee. “Conosciamo i loro punti di vista, ma è per il parlamento a decidere quale sarà la forma finale della legislazione”.