Sale la tensione in Siria con nuovi morti che si aggiungono al già disperato bilancio di 10 mesi di rivolta, mentre i membri occidentali del Consiglio di sicurezza dell’ONU cercano di persuadere la Russia a collaborare per fermare il massacro che sta mettendo in atto il presidente Bashar al-Assad.
I comitati di coordinamento degli attivisti siriani hanno dichiarato che le forze di sicurezza di Assad martedì hanno ucciso almeno 30 persone, 19 delle quali nella provincia centrale di Homs. Il gruppo ha detto che otto civili sono morti quando un minibus ha colpito una mina piazzata da soldati filo-governativi nel nord della provincia di Idlib.
Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti stanno spingendo per una forte condanna della Siria. I diplomatici occidentali dicono che la Russia non vuole accettare nemmeno una bozza risoluzione del Consiglio di Sicurezza che assegnerebbe le stesse responsabilità della violenza a governo e opposizione. I diplomatici di alto livello delle Nazioni Unite avrebbero dovuto incontrarsi martedì per discutere il progetto.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha condannato martedì la repressione in Siria sui manifestanti, definendo la violenza “inaccettabile” e promettendo di raddoppiare gli sforzi internazionali per costringere Assad a dimettersi.
In precedenza, la Siria ha respinto una proposta del Qatar di inviare truppe nel paese arabo per fermare i disordini, dicendo che una tale mossa potrebbe peggiorare la situazione e aprire le porte a ingerenze straniere. Il ministero degli Esteri siriano ha detto che Damasco si opporrà a qualsiasi tentativo di minare la sua sovranità e vuole che nazioni arabe fermino quella che ha definito una campagna mediatica contro la Siria.
La scorsa settimana, l’emiro del Qatar Sheikh Hamad bin Khalifa al-Thani ha proposto la dislocazione di truppe arabe in Siria, dicendo che la mossa è necessaria per “fermare il massacro.” L’emiro è il primo leader arabo a proporre una simile idea. La Lega araba deve discutere la crisi in Siria sabato e domenica, e probabilmente si decideranno le sorti anche del futuro della missione degli osservatori, ampiamente criticata nel paese.
In Russia, il vice ministro degli esteri Gennady Gatilov ha detto martedì che Mosca non vuole l’invio forza di pace arabo in Siria. In un’intervista con la BBC, ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vitaliy Churkin ha definito la proposta del Qatar “irritante”.
Le Nazioni Unite dicono che la violenza legata alla rivolta ha ucciso più di 5.400 persone, di cui 400 nelle ultime tre settimane. La Siria dice che “terroristi” avrebbero ucciso circa 2.000 membri delle forze di sicurezza dall’inizio delle proteste.