Gaianews

USA, dalla terra promessa alla terra delle disparità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.09.2011
Americani poveri protestano in Illinois

Americani poveri protestano in Illinois

L’America era terra di sogni e in America potevi realizzare il tuo sogno. Questo il motto degli Stati Uniti d’America, che hanno scritto nella costituzione che ogni cittadino ha il diritto a raggiungere la felicità. Il passato è d’obbligo, perché oggi negli Stati Uniti le statistiche raccontano un’altra storia, visto che il 15% della popolazione vive sotto la soglia di povertà.

Nel mezzo di una economia ancora in difficoltà, sempre più persone scendono ogni anno sotto la soglia di povertà ormai da diversi anni, secondo i nuovi dati del censimento pubblicato martedì.
Il tasso di povertà della nazione è salito al 15,1% nel 2010, il livello più alto dal 1993. Nel 2009, il 14,3% di persone in America vivevano in povertà.

Circa 46,2 milioni persone sono ormai considerate in condizioni di povertà, 2,6 milioni in più rispetto allo scorso anno.

Il governo definisce la soglia di povertà come reddito di 22.314 dollari l’anno (circa 16000 euro) per una famiglia di quattro persone e 11.139 dollari (circa 8000 euro) per un individuo.

La famosa classe media americana, la middle class che è il motore della crescita economica,è più povera: tra le famiglie il reddito è sceso nel 2010arrivando a 49.445 dollari dai 49.777 dell’anno prima.

Il reddito medio è cambiato molto poco nel corso degli ultimi 30 anni. Al netto dell’inflazione, il reddito medio familiare ha guadagnato solo 11% in più nel 2010 dal 1980, mentre il 5% di americani (i più ricchi) hanno visto i loro redditi aumentare del 42%.

Durante questo periodo di tempo l’economia americana non è andata necessariamente male. Il paese è più ricco, ma il reddito è andato a quelli già molto ricchi.

Ad amplificare questa tendenza, il 60% delle famiglie che costituiscono la fascia più povera ha visto il loro reddito scendere lo scorso anno, mentre le famiglie facendo che guadagnavano 100.000 dollari o più hanno beneficiato di un aumento del reddito.

Bambini

Il tasso di povertà per le persone sotto i 18 anni è in aumento al 22% nel 2010, il che significa più di 1 bambino su 5 in America vive in povertà.

Nel frattempo, il tasso di povertà negli adulti di età 18-64 anni è salito al 13,7%.

Per le persone 65 anni, il tasso di povertà è rimasto quasi invariato al 9%.

Dopo la recessione, un minor numero di giovani adulti escono dalla casa dei genitori (in Italia li chiameremmo bamboccioni). L’anno scorso, 5,9 milioni di giovani adulti di età compresa tra 25 e 34 anni viveva ancora con i loro genitori, rispetto ai 4,7 milioni prima della recessione.

Infine, i fattori di razza e genere contano negli Stati Uniti: il tasso di povertà è più basso per i bianchi non ispanici, al 9,9%.

I neri vedono il più alto tasso di povertà al 27,4%, seguiti da persone di origine ispanica al 26,6%. Gli asiatici hanno un tasso di povertà del 12,1%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA