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Secondo i britannici i bambini si comportano come “animali” e sono irrecuperabili

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.11.2011

Un sondaggio condotto dalla Barnardo’s, un’associazione benefica che si occupa dei bambini in difficoltà, ha rivelato un dato inquietante: la metà dei britannici crede che i bambini si comportino come animali e che non  ci sia speranza per migliorare la loro educazione.

I bambini in questione sono ben educati, istruiti ed hanno normali attività sociali.

Più nello specifico dal sondaggio si deduce che:

* il 44 per cento degli intervistatisostiene che i bambini  stanno diventando selvatici
* Quasi la metà (47 per cento) concorda sul fatto che il problema con i giovani è che sono arrabbiati, violenti e offensivi
* Uno persona su quattro (25 per cento)  pensa che i bambini che si comportano male o hanno dei problemi nelle relazioni sociali sono irrecuperabili dopo i 10 anni
* Le persone che sostengono che i bambini in difficoltà non hanno bisogno di aiuto sono di più (38 per cento) rispetto  a coloro che pensano che invece i bambini difficili avrebbero bisogno di assistenza (36 per cento).

L’amministratore delegato di Barnardo  Anne Marie Carrie ha affermato: “E’ deprimente che così tante persone siano pronte a rinunciare ai bambini, definendole come “animali” e “selvatici”. Che speranza c’è per l’infanzia nel Regno Unito oggi se questo è  ciò che pensano gli adulti? Sembra che abbiamo dimenticato il fatto che la maggior parte dei bambini si comporta bene e invece possiamo accettare uno stereotipo che diescrive giovani criminali e ribelli.” Ha aggiunto: “Non stiamo chiedendo alla gente di sopportare i comportamenti violenti, ma abbiamo bisogno di cambiare il nostro atteggiamento verso i bambini in difficoltà. La piccola minoranza di bambini  arrabbiati e offensivi sono purtroppo spesso devastati dalla loro educazione. Ma non è mai troppo tardi per credere nei bambini e cambiare la storia della loro vita – non deve finire come è cominciata “.

Barbardo’s è impegnata attivamente nel comunicare che la vita di un bambino difficile può cambiare radicalmente, ma questo dipende anche da quanto si crede in lui.

Barnardo’s sostiene anche che il comportamento difficile dei bambini che hanno a che fare con la giustizia minorile deve essere affrontato in modo più efficace, soprattutto in considerazione che:

* il 60 per cento ha notevoli difficoltà di parola, nel linguaggio o nella comunicazione
* Due ragazze su cinque e un ragazzo su quattro in stato di detenzione hanno subito violenza in casa
* Più di un quarto dei giovani (27 per cento) e più della metà delle donne giovani (55 per cento), hanno trascorso un periodo sotto la responsabilitò delle autorità locali.
In ultimo la strategia che la Barnado’s ritiene più efficace è quella di sostenere le famiglie dei bambini difficili perchè prendano in considerazione seriamente gli atti dei propri figli e se ne  assumano le conseguenti responsabilità

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