Il numero di veicoli completamente elettrici per il trasporto di passeggeri è destinato ad aumentare da un tasso annuale 150.000 vendite nel 2013 2,36 milioni nel 2020, con un tasso di aumento annuale del 48%. Lo ha detto la società specializzata ABI Research, che ha aggiunto che nell’area Asia-Pacifico ci sarà la più forte crescita, spinta dai crescenti problemi di inquinamento nelle sue molte megalopoli. Il vero e proprio mercato di massa per i veicoli elettrici, tuttavia, inizierà solo a partire dal prossimo decennio.
“Nel complesso, le vendite di veicoli elettrici sono state deludenti finora a causa di una mancanza di scelta percepita dai clienti e dai pochi benefici personali, dai prezzi elevati di acquisto, e, soprattutto, dall’ansia dei consumatori in merito all’autonomia, alla velocità massima, ai tempi di ricarica e la mancanza di infrastrutture di ricarica pubbliche”, ha detto Dominique Bonte di AGI Research.
Tuttavia, agiunge Bonte, “con la recente discesa dei prezzi, una maggiore scelta e migliori prestazioni, i veicoli elettrici completi sono sul punto di lasciare la loro nicchia di acquirenti ecologicamente consapevoli e socialmente responsabili, per raggiungere il mercato di massa.”
Lo testimonia, secondo Bonte, il fatto che colossi automobilistici come BMW , Daimler e Volkswagen stiano investendo pesantemente nei veicoli elettrici.
“È importante sottolineare che una gamma di tecnologie automobilistiche emergenti come i materiali in fibra di carbonio, le tecnologie di rete che permettono di ricaricare l’auto senza fili, la sicurezza attiva, compreso il rilevamento pedonale e guida autonoma, la connettività, il car sharing , e le caratteristiche di risposta alla domanda di reti intelligenti (smart grid) sosterrà la rivoluzione elettrica mano a mano che tutti nuovi paradigmi si rafforzano a vicenda l’un l’altro”, ha aggiunto Bonte.
Avendo una figlia che ha poco più di un anno di età, mi capita spesso di pensare: “chissà se lei imparerà a guidarensu un’auto elettrica”. Sono dubbioso, anche se speranzoso.
In italia c’è una crisi terribile. L’auto elettrica è un investimento. Le case costruttrici importanti non investono a prezzi normali su questo “futuro”.
Quindi questo non è un futuro plausibile. Forse all’estero. Ma in Italia non è possibile a meno che lo stato non intervenga con una partecipata. Allora ad un prezzo di 8000 circa euro forse qualche speranza l’avrebbe ma dovrebbe avere una autonomia di almeno 500 km e le batterie una durata di almeno 5 anni (e non costare molto di più delle batterie in commercio per le auto a combustione). Allora il futuro potrebbe essere plausibile. Fino ad allora sognamo.