E’ stato inaugurato in Gran Bretagna il parco eolico più grande del mondo, il London Array. Con 175 turbine il parco è stato inaugurato dal Primo ministro David Cameron. L’inaugurazione dell’enorme parco eolico è la dimostrazione dell’intenzione della Gran Bretagna di supportare e favorire le energie rinnovabili.
Le 175 turbine nell’estuario del Tamigi, di proprietà di DONG Energy, Masdar e E.On, hanno una capacità si 630mW, la più grande mai generata al mondo da un unico impianto.
“Oggi è un grande giorno per la Gran Bretagna e una grande vittoria per l’energia rinnovabile,” ha detto Cameron alla cerimonia di apertura. “Il London Array mostra che è possibile costruire progetti di energia rinnovabile su larga scala proprio qui in Gran Bretagna. Questo perché quando si tratta di energia pulita, il Regno Unito ha uno dei progetti più chiari di investimento a livello globale”.
Un segnale forte e chiaro per tutti gli industriali che investono nelle rinnovabili nel Regno Unito.
L’amministratore delegato della RenewableUK Maria McCaffery, ha dichiarato: “Un segnale forte dai livelli più alti della nostra classe politica contribuirà a porre fine alle sirene dei detrattori che hanno omesso di apprezzare le grandi opportunità date della Gran Bretagna. Abbiamo bisogno di mantenere la nostra posizione di punta nell’energia eolica off-shore per sfruttare completamente i suoi vantaggi economici e ambientali.”
Ad oggi il Regno Unito produce più di 3 GW di capacità elettrica dall’energia eolica off-shore, ma è previsto che siano installati altri 15GW entro la fine del decennio.
Greenpeace ha accolto felicemente la notizia: John Sauven, direttore esecutivo, ha dichiarato che il London Array dimostra la capacità del Regno Unito di fornire progetti di energia rinnovabile su larga scala. Ma ha invitato Cameron ad accelerare gli sforzi del governo per affrontare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di tutto il settore energetico.
L’impianto si trova 20 km dalla costa a Sud-Est dell’Inghilterra, e produrrà energia per 500.000 persone.
La costruzione, iniziata nel 2011, ha necessitato della posa di 200 km di cavi per collegare 175 turbine. I cavi si trovano ad un profondità di 25 metri sotto il livello del mare. Ogni anno, grazie all’impianto, si risparmierà l’emissione di 925mila tonnellate di emissioni di CO2.
Il Ceo di E.On, Johannes Teyssen, ha dichiarato che il prossimo obiettivo sarà quello di ridurre i costi di produzione perchè le energie rinnovabili diventino al più presto economicamente auto-sostenibili, cioè che sia conveniente installare impianti per energie rinnovabili anche senza incentivi.