Il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea ha pubblicato un nuovo rapporto che fornisce informazioni chiave per i responsabili politici e i manager aziendali sul modo di valutare gli impatti ambientali di prodotti e servizi. Life Cycle Thinking vuole essere uno strumento per un un uso efficiente delle risorse in Europa e mira ad aiutare la progettazione di prodotti più sostenibili, che sono indispensabili in un mondo abitato da 7 miliardi di persone e con risorse limitate.
Nella politica dell’UE l’uso delle risorse è un argomento chiave. L’aumento della popolazione mondiale e il modello di produzione e consumo necessitano di essere rivisitati per poter affrontare le sfide dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e per riuscire a rendere questo impatto sostenibile.
Il Life Cycle Thinking analizza e vuole migliorare le prestazioni ambientali di ciò che viene prodotto e dei servizi. L’analisi viene svolta dall’inizio della filiera produttiva, quindi dalle risorse utilizzate, fino alla morte dei prodotti, cioè al loro riciclo e al loro smaltimento: insomma il prodotto viene seguito in tutto il suo ciclo di vita.
L’International Life Cycle Data System Reference (ILCD) dovrebbe essere uno strumento che potrà essere utile alle amministrazioni come riferimento tecnico per le scelte sulle politiche ambientali, ma anche per la gestione di gara d’appalto per i servizi.
Inoltre supporta i manager nello sviluppo di prodotti ecologici e tecnologie più efficienti in modo strutturato e coerente. Infine, aiuta i decisori politici e i manager a migliorare la propria immagine ambientale e a risparmiare denaro mediante l’attuazione di solide valutazioni del ciclo di vita che aumentano la fiducia delle parti interessate e l’efficienza delle risorse, e a promuovere filiere più ecocompatibili.
Questo nuovo metodo quantifica molti fattori: le risorse consumate, le emissioni, i problemi di salute e i di esaurimento delle risorse che sono associati a qualsiasi bene o servizio specifico. Alcuni degli argomenti che affronta sono i cambiamenti climatici, lo smog estivo, l’ecotossicità, gli effetti tumorali, i materiali e l’esaurimento delle risorse energetiche. .
Le applicazioni dell’LCA includono un marchio di qualità ecologica, l’ecodesign, l’impronta ecologica, gli appalti verdi e la gestione dei rifiuti. Si affrontano questioni strategiche sull’impatto ambientale e i potenziali miglioramenti nell’uso delle risorse naturali. Viene utilizzata per indirizzare lo sviluppo delle famiglie di tecnologie (ad esempio le celle a combustibile) e per quantificare le prestazioni ambientali dei siti produttivi e delle imprese. Sempre più spesso, questa valutazione viene impiegata anche per valutare l’impatto ambientale di diverse opzioni politiche.
Questa iniziativa ribadisce l’importanza della valutazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti e anche che questa valutazione deve essere condotta in maniera scientifica e con un approccio analitico coerente.