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Crisi insetti impollinatori: il prezzo di alcuni prodotti alimentari aumenterà

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 29.04.2012

Foto: André Künzelmann/UFZ

L’agricoltura è pesantemente influenzata dall’azione degli insetti impollinatori. Su questa base i ricercatori dell’Helmholtz Centre for Environmental Research(UFZ),  dell’Università Tecnica di Dresda e dell’Università di Friburgo  hanno dimostrato che negli ultimi anni il valore economico delle coltivazioni dipendenti dall’ impollinazione è aumentato considerevolmente in tutto il mondo.

Nella ricerca, pubblicata su  PLoS ONE si afferma che nel 1993 il valore dei servizi ecologici di impollinazione era di circa 200 miliardi di dollari negli USA nel 1993 ed è salito a circa 350 miliardi di dollari nel 2009. Per la prima volta, i ricercatori sono stati anche in grado di mostrare in quali regioni del mondo l’impollinazione svolge un ruolo particolarmente importante e dove quindi l’agricoltura è particolarmente dipendente  dall’ impollinazione effettuata dagli animali.

I ricercatori hanno analizzato  60 colture, come caffè, cacao, mele e semi di soia, che dipendono dall’ impollinazione da parte degli animali, soprattutto insetti, come le api e le api selvatiche, farfalle e bombi. Queste indagini hanno permesso loro di creare una mappa mondiale che mostra la dipendenza delle rese agricole sull’ impollinazione. “Ora possiamo stimare con un alto grado di risoluzione spaziale quanto è grande questo contributo in molte regioni”, il dottor  Sven Lautenbach, ricercatore presso il Dipartimento di Ecologia del Paesaggio dell’UFZ. In particolare, paesi come Cina, India, Stati Uniti, Brasile e Giappone traggono grandi vantaggi dai prodotti dipendenti dall’impollinazione. Per la prima volta, i ricercatori hanno analizzato l’effetto a livello regionale: negli Stati Uniti, per esempio, la dipendenza è particolarmente elevata in California. In Asia la regione a nord-est della Cina è particolarmente dipendente dall’ impollinazione, in Europa soprattutto nei paesi mediterranei, come l’Italia o la Grecia, e in Africa in particolare la regione lungo il Nilo in Egitto. Per la Germania i ricercatori hanno scoperto dipendenze moderate: anche se, in Germania  l’impollinazione non è certo un bene immateriale.

Foto: Susan Walter/UFZ

Per i ricercatori  l’intensificazione dell’agricoltura si riflette in un aumento del prezzo globale per  i prodotto dipendenti dall’impollinazione: il valore di questo ecoservizio è in costante aumento a causa dell’aumento della produzione. Quando i campi vengono irrorati con più pesticidi, vengono applicati più fertilizzanti e siepi e filari di alberi si trasformano in campi, gli insetti scompaiono. Di conseguenza, il grado di impollinazione è ridotto, e ciò si riflette in prezzi di produzione più elevati. “Vediamo questo aumento dei prezzi come un segnale di allarme prima che sorgano conflitti  tra i servizi di impollinazione degli insetti  e altri interessi agricoli”, dice Sven Lautenbach. Per esempio, se questi preziosi habitat per gli insetti, come siepi, filari di alberi o strutture a margine del campo continuano a scomparire e a trasformarsi in zone agricole o aree residenziali nei paesi in cui la produzione avviene, in futuro i prezzi del caffè e del cacao probabilmente aumenteranno.

Secondo i calcoli dei ricercatori, un calo potenziale dell’ impollinazione potrebbe colpire in particolare i paesi che dipendono dai prodotti influenzati dall’impollinazione o in cui le colture rappresentano una parte sostanziale del prodotto interno lordo dell’agricoltura. Fra questi, per esempio, Argentina, Belgio, Cina, Ghana, Honduras, Costa d’Avorio, e la Giordania. I ricercatori hanno anche potuto dimostrare, che in paesi come l’Azerbaigian, l’Armenia, il Camerun e l’Ucraina  la dipendenza relativa a questi prodotti agricoli è aumentata in modo significativo tra il 1993 e il 2009. In paesi come Egitto, India, Giordania o  Turchia, d’altra parte, la relativa dipendenza è diminuita nello stesso periodo.

I risultati delle analisi spaziali forniscono informazioni importanti per la pratica di conservazione della natura e le decisioni politiche. Ciò consente lo sviluppo di raccomandazioni a livello regionale per la protezione di elementi agricoli vitali per la sopravvivenza di insetti. Inoltre, le informazioni potrebbero essere utilizzate per istituire strumenti di mercato come il pagamento per i servizi ecosistemici (PES). Questo strumento potrebbe, ad esempio, richiedere agli utenti che beneficiano di servizi di impollinazione di pagare per questi servizi. “Ciò potrebbe favorire gli incentivi per la tutela degli insetti e dei loro servizi di impollinazione”, afferma Sven Lautenbach.

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