Gli scienziati dell’Università di Manchester hanno identificato un biocatalizzatore che potrebbe produrre dalle sostanze chimiche presenti nei gelati e nei prodotti per la casa come sapone e shampoo, prodotti chimici che oggi devono essere ottenuti dai combustibili fossili.
I ricercatori hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista PNAS, in una collaborazione con gli scienziati dell’Università di Turku, in Finlandia.
Lo studio dimostra che la biologia sintetica può essere utilizzata per manipolare gli idrocarburi chimici trovati nei saponi e negli shampoo. Questo sviluppo potrebbe permettere di creare carburante per le automobili da materiale biologico che si trova in natura e che contiene una parte di acidi grassi.
I ricercatori, guidati dal professor Nick Turner dell’Università di Manchester, hanno utilizzato la biologia sintetica per dirottare gli acidi grassi naturalmente esistenti e per orientare le molecole grasse verso la produzione di combustibili e prodotti chimici facilmente utilizzabili. Gli idrocarburi chimici sono disponibili ovunque nella nostra vita quotidiana; ad esempio, la fragranza dei saponi, l’addensante negli shampoo ed i carburanti nelle automobili.
Quindi, gli idrocarburi sono composti organici, che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Gli atomi di carbonio sono legati tra loro a formare lo scheletro della molecola, mentre gli atomi di idrogeno ‘sporgono’ da questo scheletro.
Il loro numero di atomi di carbonio mostra di quali idrocarburi si tratti, ad esempio acidi, aldeidi, alcool o alcano. Questo è un parametro importante che influenza la tossicità per gli organismi biologici, il potenziale per il carburante e la loro percezione olfattiva come composti aromatici.
La svolta permette ai ricercatori di esplorare ulteriormente come si potrebbe creare l’energia rinnovabile da fonti sostenibili, e questo progresso potrebbe portare a metodi più innovativi per trovare fonti di combustibile dalle risorse naturali. La biologia sintetica è un settore della ricerca biologica e tecnologica che unisce la scienza e l’ingegneria per il bene della società. Negli ultimi anni progressi significativi sono stati ottenuti in questo campo, così che attualmente il termine si utilizza per indicare una nuova area di ricerca che combini la scienza e l’ingegneria per sintetizzare funzioni biologiche originali.
“Per ora, nei nostri laboratori a Manchester lavoriamo con tanti diversi biocatalizzatori che catalizzano una serie di reazioni chimiche – la chiave è di accoppiare il biocatalizzatore corretto con il prodotto specifico che stiamo cercando di realizzare,” ha dichiarato il professor Turner. “I biocatalizzatori riconoscono le molecole in un modo in cui una serratura riconosce una chiave- devono adattarsi perfettamente insieme per lavorare. A volte abbiamo riprogettato la serratura in un modo in grado di accettare una chiave leggermente diversa che ci permette di realizzare i prodotti ancora più interessanti,” ha aggiunto lo scienziato. “In questo esempio abbiamo bisogno di essere sicuri che i materiali di partenza per l’acido grasso siano un partner perfetto per i biocatalizzatori che abbiamo scoperto e sviluppato nei nostri laboratori.”