Pochi giorni fa sono stati emanati i decreti sulle rinnovabili , firmati dal Ministro delle Attività produttive, dal Ministro dell’Ambiente e dal Ministro per l’Agricoltura, dopo una lunga fase di revisione e di dibattito con Enti e Regioni.
Il testo arriva poco prima dell’esaurimento dei soldi messi a disposizione per il finanziamento degli impianti fotovoltaici, continuamente pubblicati dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).
Il decreto entrerà in vigore 45 giorni dopo il raggiungimento della soglia di spesa per gli incentivi prevista per l’attuale periodo, pari a sei miliardi di euro. Presumibilmente avverrà intorno ai primi dieci giorni di settembre.
La precedente bozza prevedeva 30 giorni anziché 45, mentre le regioni chiedevano di arrivare comunque ad ottobre.
Eccezione fatta per edifici e aeree dell’amministrazione pubblica (Comuni), per i quali la data slitta al primo gennaio 2013.
Il tetto di spesa annuale è fissato in 700 milioni di euro, più della bozza originaria, ma meno dei 759 necessari secondi gli enti.
L’iscrizione al registro grandi impianti comporta una forte burocratizzazione e incertezza. Su questo tema il governo non si è spostato, mantenendo l’esenzione dal registro per impianti sotto i 12 kWp, fino a 20 kWp con una detrazione dall’incentivo. Esenzione anche per impianti con caratteristiche innovative, impianti a concentrazione e impianti pubblici, nonché per potenze sotto i 50 kWp su coperture in eternit.
Per tutti gli altri casi saranno stilate delle graduatorie per l’ammissione al finanziamento.
Le tariffe vengono abbassate: un impianto da 3 kWp su tetto prende, nel primo semestre 2013, 208 euro a MWh, la bozza prevedeva invece 237 euro e le regioni chiedevano 291 euro.
Oltre l’autoconsumo verranno premiati i pannelli che andranno a sostituire coperture in amianto e i prodotti di fabbricazione europea. L’entità dei premi è diminuita rispetto l’attuale regime incentivante.