Il Guerriero di Capestrano nella nuova Sala
A Chieti due grandi eventi daranno inizio al nuovo anno sotto il segno di Mimmo Paladino, del Guerriero di Capestrano (la famosa opera del VI sec. a.C.) e di una nuova sede espositiva.
A partire dal 26 gennaio 2011 saranno visitabili la nuova sala permanente del Guerriero di Capestrano realizzata da Mimmo Paladino nel Museo Nazionale Archeologico Nazionale di Villa Frigerj e la mostra di sculture, incentrata sul “nuovo Guerriero”, allestita presso il nuovo Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo.
Dunque, un doppio appuntamento in quello che si può già definire un percorso eccezionale da “museo diffuso” nella città di Chieti, dal Museo Archeologico-Villa Frigerj, diretto da Maria Ruggeri, al nuovo Palazzo De Mayo, nel segno dell’arte contemporanea con Mimmo Paladino e delle origini della civiltà italica con il Guerriero di Capestrano nella sua nuova “casa”.
La mostra a Palazzo De Mayo e la nuova sala del Guerriero al Museo Archeologico saranno inaugurate il 26 gennaio 2011. L’esposizione di sculture a Palazzo De Mayo resterà aperta al pubblico fino al 30 aprile 2011.
L’intervento di Paladino al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo
Come scrive Simongini nel suo ampio saggio in catalogo, “Mimmo Paladino ha scelto di entrare con rispetto, misura e circospezione nel Museo Archeologico Nazionale d‟Abruzzo-Villa Frigerj di Chieti sulla scia dell‟aura che circonda il Guerriero per dargli una nuova casa, una sala sospesa in una dimensione senza tempo.
L‟obiettivo che si pone il nostro artista è chiaro ed ambizioso e lo dichiara lui stesso: „Ho voluto quasi depurare il Guerriero dal significato che lo determina storicamente e che lo data. Chi lo guarda ne deve trarre suggestioni che vanno al di là della sua collocazione cronologica. Secondo me l’opera d’arte deve educare il gusto al guardare. In tal senso condivido quel che diceva Berenson: bisogna agevolare la formazione del gusto, che si sviluppa naturalmente, come i muscoli e il cervello, attraverso l’esercizio e l’esperienza’. E così ho tentato di aggiungere un altro valore al valore stesso dell’opera, per darle modo di esprimere tutte le sue qualità. Un po’ come se avessi fatto un pezzo di teatro’.
L‟evento pionieristico e coraggioso che ha portato alla realizzazione della nuova sala permanente del Guerriero, oltre all‟antisala grigia che fa da viatico, non è un puro e semplice allestimento ma è la creazione di uno spazio architettonico che in sé accoglie, oltre al massimo capolavoro della scultura arcaica italica, un intervento creativo discreto, misurato e minimale che va scoperto lentamente: gli aerei e leggerissimi graffiti di Paladino che quasi sfiorano le pareti come segni poetici e quindi lontanissimi da qualsiasi dimensione didascalica e storicistica. L‟artista campano trasforma la sala del Guerriero in un‟esperienza proposta al visitatore sotto il segno della contemplazione estetica, silenziosa e concentrata.
La mostra di Mimmo Paladino a Palazzo De Mayo
“Nella mia nuova opera c’è una netta impostazione geometrica che si concretizza chiaramente nel copricapo. Nel complesso la scultura è quasi una struttura architettonica, una casa, richiamata dall’uso ripetuto delle tegole e dal cappello che diventa anche una sorta di tetto. La tegola in alto, che si incrocia con la mano, traccia una diagonale che dal corpo arriva idealmente fino al copricapo. Ho scelto la terracotta perché questo materiale dalle proprietà elementari e trasformative richiama la forza arcaica della pietra calcarea con cui è stato scolpito il Guerriero di Capestrano”. Mimmo Paladino.
Il nuovo Guerriero realizzato da Paladino è il nucleo centrale della mostra di sculture che inaugura le sale espositive di Palazzo De Mayo della Fondazione Carichieti, nel contesto di due eventi culturali di respiro internazionale, fortemente radicati nel tessuto culturale e storico del territorio, l‟Abruzzo.
L‟opera inedita, appositamente creata dall‟artista per la mostra “Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”, è il Guerriero, scultura in terracotta di mt 2,56, omaggio visionario al Guerriero di Capestrano.
La mostra di Mimmo Paladino inaugurerà le sale di PALAZZO DE MAYO, storico edificio della Città di Chieti di impianto sei-settecentesco ora sede del Museo e della Fondazione Carichieti.