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Fondamentalismo: Antonio Latella al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli

Scritto da Federica di Leonardo il 17.11.2010

“Il compito imperfetto del mio essere direttore artistico, sta proprio nell’ac-
cettare l’imperfezione e da essa trovare la forza per superare i limiti che ognuno di noi sa di avere. Per anni mi sono trovato a dire se io fossi direttore artistico farei…direi…proverei… Eccomi ora a dover fare, dire, provare. (…) Non esiste il direttore perfetto, la casa teatrale perfetta, ma esiste e deve esistere il luogo che stimola, accetta e rende arte le imperfezioni e gli errori, necessari per una vera e nuova ricerca che guardi al futuro e sappia fare tesoro della memoria, sappia prenderne il meglio, sappia tradirla ma anche sappia, con profondo senso critico, evidenziare gli errori dei nostri padri per costruire e non per abbattere il teatro del domani.”

Così Antonio Latella direttore artistico da quest’anno del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, introduce il programma per la nuova stagione, un progetto dedicato al tema del fondamentalismo, “un viaggio alla ricerca di un linguaggio che traduca l’estremo urlo di chi muore per un’idea, per un Dio o per un amore”. Lo sviluppo quindi non è legato solo all’accezione religiosa del termine, ma anche a quella politica e culturale, per arrivare poi a concepire anche l’amore e soprattutto il rapporto con l’arte attraverso questo orizzonte di senso.

Il progetto coinvolge sei attori, Caterina Carpio, Daniele Fior, Giovanni Franzoni, Massimiliano Loizzi, Candida Nieri, Valentina Vacca, sei registi Agnese Cornelio, Paula Diogo, Andrea De Rosa, MK, Pierpaolo Sepe, Tommaso Tuzzoli, e due drammaturghi, Linda Dalisi e Federico Bellini.
Ogni regista lavorerà ad uno spettacolo con tutta la compagnia, repertorio e ad un lavoro con un attore, Teatro anatomico. Tutti gli spettacoli saranno replicati in diversi momenti per dare la possibilità agli spettatori di scegliere con più libertà le date a cui assistere agli spettacoli e creare quindi abbonamenti personalizzati.
Così facendo Latella importa un sistema appreso in Germania e in Austria dove le case del teatro sono una realtà consolidata.

La stagione si è aperta con Auguri e figli maschi! Sei sguardi d’autore sul fondamentalismo,sei monologhi con la regia di Antonio Latella, andati in scena dal 4 al 10 ottobre e che torneranno in scena dal 2 all’8 maggio 2011 al Teatro Nuovo. Uno spazio scenico unico contraddistingue i sei monologhi, che affrontano le diverse valenze del Fondamentalismo: i primi tre quella prettamente politica, i successivi quella più individuale e umanistica.

Per il Teatro anatomico, invece, in cui ogni attore è stato associato ad un regista i monologhi ‘indagheranno’ personaggi specifici: Prometeo (con Massimiliano Loizzi, regia Pierpaolo Sepe), liberamente ispirato a “Prometeo incatenato” di Eschilo; Il Velo (con Candida Nieri, regia Tommaso Tuzzoli) ripercorre la storia di una delle tre clarisse chiamate a rammendare
la Santa Sindone; La fame (con Valentina Vacca, regia Agnese Cornelio), liberamente ispirato agli scritti e alla vita della filosofa e mistica Simone Weil; Rosa Lux (con Caterina Carpio, regia Paula Diogo) porta in scena il pensiero politico di Rosa Luxemburg; Giuda (con Giovanni Franzoni, a
cura di MK, formazione indipendente che si occupa di coreografia, performance e ricerca sonora) e Misfit like a clown (con Daniele Fior, regia Linda Dalisi), liberamente ispirato a “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll.
I sei monologhi di TEATRO ANATOMICO saranno visibili singolarmente nel corso dell’anno e, in un’unica giornata, nella maratona programmata il 16 gennaio 2011.
La chiusura della stagione, domenica 8 maggio, sarà affidata ad una maratona incrociata tra AUGURI E FIGLI MASCHI! e TEATRO ANATOMICO.

Tutta la compagnia è anche impegnata nella costituzione del REPERTORIO, sei spettacoli incentrati sulle riscritture e sugli adattamenti ad opera dei drammaturghi della casa: Incendi di Wajdi Mouawad (regia Agnese Cornelio), Kamikaze (a cura di MK), Madame, liberamente ispirato a “Madame De Sade” di Yukio Mishima (regia Paula Diogo), Brand di Henrik Ibsen (regia Tommaso Tuzzoli), Guardami, riscrittura della vicenda di Salomè (regia Pierpaolo Sepe) e Tutto ciò che è grande è nella tempesta, uno spettacolo che presenta i protagonisti della stagione del nazionalsocialismo tedesco a partire dal filosofo Martin Heidegger, il cui rapporto con il nazismo è ancora al centro di forti controversie (regia di Andrea De Rosa che, come Direttore Artistico del Teatro Stabile di Napoli, presta la sua arte a sostegno del progetto di Antonio Latella.)

A questo già ricchissimo programma si aggiungono gli spettacoli ospiti, le performance di teatro-danza, la rassegna delle giovani compagnie indipendenti e iniziative dedicate alla ascrittura intesa come drammaturgia, lettura e racconto.

Una realtà, quella creata da Antonio Latella, ricca e variegata e da seguire con attenzione.

Info e prenotazioni al numero del botteghino 0814976267
email botteghino@nuovoteatronuovo.it
internet www.nuovoteatronuovo.it

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