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Motus: Alexis, una tragedia greca al Festival Vie di Modena

Scritto da Federica di Leonardo il 31.10.2010

Dove sono i genitori? Dove sono gli artisti?Perchè non escono fuori?
I ragazzi
P.s: Non gettateci altri lacrimogeni. Noi stiamo già piangendo.

(dalla lettera che gli amici di Alexis hanno inviato ai giornali)

Al festival Vie di Modena abbiamo assistito alla prima assoluta dell’ultima produzione dei Motus: Alexis una tragedia greca.
Motus è diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Nasce nei primi anni novanta e da allora la produzione non si è mai fermata, rinnovandosi e distinguendosi con premi e segnalazioni.

Nella primavera del 2007 Motus da inizio ad un progetto sull’adolescenza, X(ics)Racconti crudeli della giovinezza portando l’attenzione alle forme di resistenza dei nuovi giovani delle periferie nelle grandi città europee.
Su questo filo nel 2009 nasce il progetto Syrma Antigónes ,sulla traccia di Antigone, mito della ribellione contro una legge che non dà valore e dignità a vita e morte.
Da questo progetto nascono 3 contest ( scontro-confronto) Let The sunshine In, Too Late e Iovadovia. Alexis: una tragedia greca è la conclusione di questo percorso.

Lo spettacolo affonda le sue radici nel dicembre 2008, quando ad Atene viene assassinato da un poliziotto Alexandros-Andreas Grigoropoulos (Alexis) proprio mentre i Motus iniziavano il loro lavoro su Antigone con il primo workshop.
Nell’agosto 2010 partendo da Tebe il gruppo torna ad Atene sulle tracce di quell’uccisione: sulle tracce di Antigone giungono ad Alexis.
Ecco, lo spettacolo è su questa esperienza. Nel quartiere in cui Alexis è stato ucciso, Exarchia, la protesta ancora si muove, a differenza degli altri stati europei, ad Atene la protesta contro la crisi economica continua e coinvolge tutti gli strati sociali.

Alla narrazione di questo viaggio da Tebe ad Exarchia, si alternano dialoghi di Antigone. Polinice e Alexis, le cui figure si confondono sul palco, sono il centro attorno al quale ruota questa riflessione: come si compiange il fratello morto? Domanda affatto banale. Chi di noi ha la risposta?

I quattro attori Silvia Calderoni, Vladimir Aleksic, Benno Steinegger e Alexandra Sarantopoulou ci raccontano i giorni della protesta, la reazione alla notizia dell’assassinio, in ultimo si chiedono quali problemi pone ai giovani la nuova crisi globale. Si pone un problema di senso ed etico, dice Silvia Calderoni. Il futuro è spezzato, non ci sono prospettive, cosa è etico fare?

Sul programma di sala leggiamo:Poi abbiamo chiesto a Nikos cosa potevamo fare noi, che siamo una compagnia teatrale…e lui ha sorriso, come se comunque non fosse una cosa seria, mentre quello che stavano facendo loro, lì, a Exarchia, era molto più importante…E ci ha detto che secondo lui comunque l’arte non basta, non basta….

Eppure non si può fare a meno di farla, ma di farla così, buttandosi nella complessità di questi tempi dei quali i Motus, con tutte le difficoltà di guardare degli accadimenti tanto di vicino, vogliono rendersi testimoni e interpreti.

Di questo li ringraziamo, di dar voce allo smarrimento, alla brace della voce dei giovani, che chiedono più ascolto, che chiedono di capire quali siano le cause di quello che sta succedendo, che ancora urlano la necessità di una società che metta in campo domande importanti. In questo modo sembra che il fuoco che arde sulla scena funga da miccia per riaccendere qualcosa dentro di noi. E i Motus non si augurano che tutto finisca qui.
Vi consigliamo la bella intervista a Silvia Calderoni, vincitrice del premio Ubu come migliore attrice under 30 realizzata da Bonsaitv.
C’è bisogno di domande, e di domande precise.

Lo spettacolo è in programma prossimamente a Milano e a Cesena. Qui sotto le date.

dal 3 al 7 novembre 2010
Teatro Franco Parenti, Milano
www.teatrofrancoparenti.com

4 dicembre 2010
Teatro Bonci – Cesena
www.teatrobonci.it

www.motusonline.com

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