Continuano gli investimenti nelle rinnovabili della BERS, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo: nel 2014 è, infatti, previsto il sostegno alla realizzazione di un parco eolico di 37,5 MW ad Orla, in Polonia orientale. Al momento la BERS ha previsto un finanziamento pari a 22 milioni di euro per la realizzazione della fase 1 del progetto, che contempla l’installazione di 22,5 MW di capacità totali, da ultimarsi entro dicembre 2014.
Il parco eolico, che dovrebbe essere concluso a metà del 2015, una volta a regime sarà composto da 15 turbine Nordex N100 da 2,5 MW, in grado di produrre 37,5 MW con un risparmio di circa 57.400 tonnellate di CO2 all’anno. Questo progetto assume un significato particolare in un Paese in cui l’eolico stenta ad affermarsi a causa dell’incertezza normativa. Questo fatto comporta un ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e del target del 20% in rinnovabili, con la conseguenza diretta che il carbone e le centrali a lignite continuano a far la parte del leone nella produzione di energia elettrica.
Il prestito della BERS, quindi, risulta fondamentale per rilanciare il settore: “Siamo orgogliosi di sostenere lo sviluppo del parco eolico in Orla – ha spiegato Grzegorz Zielinski, Coordinatore delle Rinnovabili in BERS – poiché questo progetto è pienamente in linea con i nostri sforzi per rafforzare l’energia verde in Polonia e ci consentirà di sviluppare ulteriormente la nostra esperienza e competenza”.
La BERS non è nuova agli investimenti in Polonia e nei Paesi Balcanici in generale. Fino ad oggi si tratta infatti di oltre € 63 miliardi di euro in tutti i settori dell’economia polacca, in particolare oltre € 11 miliardi nelle rinnovabili in quasi 50 progetti. Un altro esempio è costituito dal prestito di 69 milioni di euro a PEPSA, un gruppo di tre società interamente di proprietà della Polish Energy Partners SA, per la costruzione di tre parchi eolici nel nord e nel nord-est della Polonia: il Gawlowice con una capacità totale di 41,4 MW , il Rajgrod con 25,3 MW e il Skurpie da 36,8 MW per un totale di 103,5 MW installati. La prima fase costituita da Gawlowice e Rajgrod dovrebbe concludersi entro la fine del 2014, mentre la seconda entro la fine del 2015.
Ma la Polonia non è l’unica a beneficiare dei finanziamenti messi a disposizione dalla BERS, che ha programmato per il 2014 anche investimenti per circa 600 milioni di euro in Romania, eguagliando il livello dello scorso anno, sostenendo in particolare i settori energetico e bancario.
La Romania è il quarto maggiore destinatario di fondi BERS dopo Russia, Polonia e Ucraina. Ma questa è solo la punta dell’iceberg: la BERS non solo sta finanziando progetti nell’Europa centrale e nell’area balcanica, ma ha recentemente anche esteso la sua attività al Sud ed Est Mediterraneo, verso l’Egitto, la Giordania, il Marocco, la Tunisia e la Turchia.
Tra l’altro la BERS ha recentemente diffuso, in un report le previsioni per il 2014 sulle economie, in particolare dell’area centro-orientale dell’Europa e dei Balcani, regione dove si concentrano i maggiori investimenti dell’istituzione finanziaria. Secondo le stime la Polonia dovrebbe registrare un +2,7% del Pil nel 2014, +0,4% rispetto alle precedenti previsioni di novembre, grazie a una buona ripresa delle esportazioni e della produzione industriale, degli investimenti privati e dei consumi interni.