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Cetacei all’Elba: minacciati da impatti con le navi e sonar

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.10.2013

Nei giorni scorsi la notizia dello spiaggiamento all’isola d’Elba di un cucciolo di di balenottera comune, aveva fatto notizia sia per la rarità dell’avvenimento sia perchè negli stessi giorni una nave della NATO effettuava esperimenti con i radar, che avrebbero potuto causare lo spiaggiamento. Ieri  i cetacei dell’Isola d’Elba hanno tornato a far parlare di sè, perchè due balene, un esemplare adulto ed un giovane, sono emersi nella frequentatissima rada del porto di Portoferraio, dando spettacolo per alcune ore. E’ in forse l’avvistamento di un terzo esemplare adulto.

Cucciolo di balena spiaggiato all'Elba

Cucciolo di balena spiaggiato all’Elba

Questo è il periodo in cui i cetacei, dal Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, migrano verso le coste libiche e dell’Africa settentrionale. Dagli avvenimenti di quest’anno sembrerebbe che gli animali abbiano scelta l’Isola d’Elba come tappa della loro migrazione. 

La notizia però, che di per sè sarebbe positiva, visto l’avvistamento di un esemplare con un cucciolo, è purtroppo accompagnata da valutazioni negative.

Infatti dalle osservazioni dei due esemplari sembrerebbe che uno di essi sia ferito e secondo Legambiente la notizia desta preoccupazione. Infatti gli scienziati dell’università di Padova che hanno effettuato i primi esami sul cucciolo spiaggiato a Marciana Marina, “dicono che sarebbe morto poco dopo il parto (cosa molto inusuale in questo periodo visto le abitudini riproduttive delle balenottere) e per una diffusa infezione ai linfonodi”, secondo quanto riporta Legambiente.

Legambiente quindi non esclude un impatto fra l’esemplare e una nave, cosa che non è infrequente nel Santuario dei Cetacei, che pure è un’area protetta.

E non è da sottovalutare neanche il pericolo per i cetacei derivato dai sonar delle navi militari. Come riportato in un articolo a firma di Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana, il 4 luglio scorso per greenreport.it, due studi hanno  dimostrano che le balenottere e gli zifi, cetacei rarissimi, sono sensibili anche alle medie frequenze.

Balene Portoferraio

E infatti, ricorda Legambiente, lo spiaggiamento di un cetaceo raro, quello di un grampo (grampus griseus)  all’Enfola  avvenne proprio mentre era presente nel Golfo di Procchio una nave della Nato.

I due studi, pubblicati su Proceedings of the Royal Society B e Biology Letters hanno indagato i comportamenti taggando alcuni esemplari e quindi riuscendo a seguirli durante e dopo l’esposizione ai radar.
Le ricerche hanno dimostrato che i radar influenzano il comportamento degli animali, modificandone gli spostamenti e quindi influenzando la loro possibilità di alimentarsi.

Un aspetto importante è che la NATO ha partecipato ad una di queste ricerche, con il  Centre for Maritime Research and Experimentation (Sto-Cmre), Nato Science and technology organisation di La Spezia, ammettendo quindi gli effetti di disturbo sugli animali. Questo però, ad oggi, non sembra modificare le politiche della NATO riguardo agli esperimenti nella zona 

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