Secondo un nuovo studio l’ipotesi di un invecchiamento precoce delle turbine eoliche dopo solo 10 anni non sarebbe reale, secondo una ricerca condotta dagli scienziati dell’Imperial College di Londra e pubblicato su Renewable Energy journal.
A partire dall’analisi dei dati NASA sulla velocità del vento, i ricercatori dell’Imperial College di Londra avrebbero dimostrato che le turbine portano a termine il loro ciclo di vita, della durata di 25 anni, prima di aver bisogno di un aggiornamento. Fatto che rappresenta per gli investitori una scelta interessante a lungo termine. Questa ricerca va a confutare uno studio precedente che denunciava attraverso un modello statistico il fatto che dopo soli dieci anni di attività la produzione di energia elettrica delle turbine eoliche si ridurrebbe di un terzo, rendendo questo tecnologia non solo meno efficace rispetto ad altre, ma anche meno attraente dal punto di vista economico.
I ricercatori inglesi hanno rivelato che le prime turbine costruite negli anni ‘90 di fatto non solo dopo 19 anni di funzionamento stanno ancora producendo tre quarti della loro capacità, circa il doppio di quanto richiesto, ma continueranno anche a lavorare efficacemente per altri 6 anni. Rendimento che è paragonabile a quello delle turbine a gas delle centrali elettriche. Ad oggi nel Regno Unito sono presenti 4.246 singole turbine eoliche in 531 impianti in grado di generare il 7,5% dell’elettricità della nazione, esattamente la metà di quanto dovrebbe realizzare come obiettivo entro il 2020. E il risultato non sembrerebbe neanche troppo lontano proprio alla luce di quanto è emerso da questa ricerca: le turbine più recenti stanno lavorando meglio rispetto ai primi modelli, lasciando intravedere che il loro ciclo di vita potrebbe essere anche più lungo. La scoperta rappresenta un forte driver per investimenti di capitali nel settore.
“I parchi eolici – ha spiegato Iain Staffell, co-autore dello studio e ricercatore presso l’Imperial College Business School – sono una fonte importante di energia rinnovabile. L’assottigliarsi del nostro approvvigionamento dei combustibili fossili ci rende vulnerabili alle fluttuazioni dei prezzi e con costi di importazione molto elevati. In passato per gli investitori è stato difficile capire se le centrali eoliche potessero rappresentare o meno un investimento interessante. Grazie al nostro studio è possibile avere una certa sicurezza sul fatto che gli impianti eolici rappresentino un investimento efficace a lungo termine e un valido modo per facilitare le future sfide energetiche del Regno Unito”.
I risultati sono stati raggiunti partendo dal confronto dei dati della NASA, raccolti nel corso di un periodo di 20 anni, sulla velocità del vento presso il sito esatto di ogni parco eolico onshore, con quelli in uscita da ciascuna azienda. Successivamente i ricercatori hanno sviluppato una formula in grado di calcolare le conseguenze dell’usura della macchina sulle prestazioni delle turbine. Già nella metodologia impiegata questa ricerca contrasta con la precedente, perché quest’ultima ha utilizzato esclusivamente le stime medie di velocità del vento a livello nazionale per determinare gli effetti dell’usura sui parchi eolici.
“In passato – ha spiegato Richard Green, co-autore e capo del Dipartimento di Management presso l’Imperial College Business School – si è aperto un dibattito sui costi di manutenzione e di aggiornamento dei parchi eolici per il progressivo invecchiamento e se valesse la pena investire in questo settore. Il nostro studio supporta questo tipo di tecnologia dimostrando che l’energia rinnovabile è un bene a lungo termine”.
In futuro, il team studierà i parchi eolici più recenti, analizzandoli per un periodo più lungo, per stabilire se i progressi nella tecnologia delle turbine implichino una minore usura, consentendo di stabilire con maggiore precisione la loro effettiva durata e i loro potenziali benefici economici a lungo termine.
interessante. investe l’energia.
Prossimamente la NASA forse si occuperà pure di revisioni auto e dei test sulla freschezza dei surgelati. L’epoca delle passeggiate lunari è purtroppo cosa remota…