Un gruppo di ricercatori guidati dall’Istituto di Zoologia dell’Accademia Cinese di Scienze (CAS) e dal Centro di Sequenziamento del Genoma (BGI) hanno effettuato l’intero ri-sequenziamento del genoma di 34 individui di panda gigante selvaggio. Lo studio – pubblicato su Nature Genetics – ha individuato tre popolazioni genetiche in cui è divisa la specie: Qunling (QIN), Minshan (MIN) e Qionglai-Daxiangling-Xiaoxiangling-Liangshan (QXL).
I ricercatori attraverso studi di questo genere possono dedurre quali siano state le cause dell’adattamento e nel caso dei panda si tratta anche di cambiamenti climatici. Ma, aspetto da non sottovalutare, queste informazioni sono utili per pensare azioni di conservazione mirate e specifiche per le popolazioni.
“Abbiamo identificato tre popolazioni genetiche del panda gigante rispetto alle attuali sei popolazioni geografiche che vivono ad ovest della Cina” ha sottolineatoShancen Zhao, project manager del BGI. Queste tre popolazioni, sempre secondo l’esperto, sono nate dopo che i panda giganti furono colpiti da vari eventi chiave nel corso della loro evoluzione, includendo un’espansione della popolazione.
È opportuno ricordare che nonostante oggi il panda si nutra prevalentemente di bambù, i suoi antenati erano onnivori o carnivori. Secondo i ricercatori, il bambù è diventato la principale fonte di sostentamento dell’animale da circa 3 milioni di anni, e in quel momento che si è infatti registrata la prima espansione demografica della specie grazie al clima caldo e umido che consentì la crescita accelerata delle foreste di bambù. Tuttavia, circa 700 mila anni fa, la popolazione dei panda cominciò a diminuire a causa delle due più grandi glaciazioni del Pleistocene avvenute in Cina.
Alle glaciazioni, seguì una seconda espansione della popolazione dei panda che raggiunse il periodo di massima crescita tra i 30 e i 50 mila anni fa. È recente – risale a circa 300 milioni di anni fa – la suddivisione del panda gigante nelle specie Quinglin (QIN) e non-QIN,e quest’ultimo si divise a sua volta in Minshan (MIN) e Qionglai-Daxiangling- Xiaoxiangling-Liangshan (QXL) circa 2.800 anni fa.
Successivamente, le tre popolazioni di panda sono cresciute in maniera differente. È stato registrato infatti, nell’ultimo periodo, un calo drastico dei QUIN, un lieve aumento dei MIN e una crescita rilevante dei QXL.
I ricercatori, grazie a questo studio, hanno individuato i segnali di adattamento locale dei panda. Hanno infatti trovato il più grande gruppo di geni selezionati in queste popolazioni che è collegato al sistema sensoriale.
Come se si trattasse di una forma di comunicazione olfattiva, la percezione degli odori si è rivelata di fondamentale importanza per la riproduzione e la sopravvivenza dei panda nelle foreste. I ricercatori hanno individuato che le popolazioni MIN e QXL hanno meno geni selezionati rispetto alle popolazioni QIN e non QIN, suggerendo così che avvengono minori variazioni nei processi di selezione tra MIN e QXL. Inoltre hanno avuto la prova che le variazioni di popolazione sono state determinate dai cambiamenti climatici globali, e che le recenti attività umane hanno probabilmente causato ulteriori differenziazioni.
Shancen Zhao, ha inoltre sottolineato il focus della ricerca: “I vari adattamenti locali presenti nel nostro studio forniscono una preziosa risorsa per i ricercatori per selezionare dei metodi di salvaguardia efficaci e preservare il panda gigante, così come altre specie in via di estinzione”.