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Squali bianchi seguiti col satellite minacciati dalla pesca commerciale

Grazie ai satelliti è stata svelata la rotta migratoria degli squali bianchi: un percorso di due anni diviso in quattro fasi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 04.04.2013

Grazie all’aiuto dei satelliti i ricercatori californiani hanno potuto mappare il percorso migratorio delle femmine di squalo bianco (Carcharodon carcharias). Lo studio è importante per la conservazione visto che finora il comportamento delle femmine era rimasto sconosciuto e  nel tragitto gli squali rischiano di essere abbattuti a causa della pesca commerciale.

Grande squalo bianco

La ricerca pubblicata su Animal Biotelemetry ha seguito le femmine di squalo per due anni fra la zona dell’accoppiamento e quella in cui crescono i piccoli, tra l’isola di Guadalupe e Baja California. Gli squali viaggiano da un luogo all’altro rischiand la vita a causa della pesca commerciale.

Gli squali bianchi vivono in mare aperto per la maggior parte del tempo. Tuttavia le femmine sono anche filopatriche, cioè tornano sempre nello stesso posto per trovare un compagno. Questo tragitto può essere molto ampio, e comprendere anche le Isole Hawaii, la California e il Messico, ma mentre il comportamento dei maschi era già noto , quello delle femmine finora era rimasto sconosciuto.

Il dottor Michael Domeier e Nicole Nasby-Lucas dal  Marine Conservation Science Institute in California  hanno mappato i modelli di migrazione delle femmine di squalo bianco utilizzando a radiotelemetria satellitare. 

I ricercatori hanno seguito un modello migratorio di due anni con quattro fasi distinte. In primo luogo le donne in gravidanza hanno lasciato l’Isola di Guadalupe, in Messico e sono rimaste in mare aperto per la maggior parte dei loro 18 mesi di gestazione (in media 465 giorni). Questa zona  era molto più grande dell’area usata dai maschi per la ricerca del cibo e infatti le femmine evitavano le zone frequentate dagli uomini. 

La seconda fase consiste in  due mesi di permanenza nelle acque costiere della Baja California, dove gli squali hanno partorito. Dopo aver lasciato i piccoli le femmine di squalo hanno iniziato un percorso migratorio tornando all’ Isola di Guadalupe, in modo da evitare i maschi fino al momento di riprodursi. Infine la fase di accoppiamento nell’isola di Guadalupe è durato fino a quattro mesi e mezzo prima che il ciclo di due anni è cominciato di nuovo.

Il dottor Domeier ha commentato: “Durante la fase di accoppiamento sia i maschi che le  femmine sono stati avvistati con delle ferite. Non è chiaro se siano i maschi in lotta per il cibo o le femmine o per entrambi, ma questa aggressione può essere motivata dal fatto che  le femmine evitano i maschi. Nostro monitoraggio si è anche evidenziato un periodo precedentemente sconosciuto di vulnerabilità in cui le femmine sono esposte alla pesca commerciale al largo della costa del Nord America “.

 

 

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