…volevamo vedere com’è fatto dentro.
Diceva così il boia spiccando la testa dal corpo. Un corpo che sussultava ancora, ma certo era morto e il testone ad occhi aperti che guardavano il boia e il pubblico.
Volevo vedere com’è fatta dentro. Dice il bambino mentre caccia un dito nell’occhio della bambola che resta lì accecata e strabica. Poi le stacca la testa come per gioco, ma lei l’ha testa non l’ha più.
Passa la mamma e la riattacca, la bambola è ancora intatta.
Passa una mamma e porta via il bambino, lo porta lontano dallo spettacolo di tutto quel sangue e degli occhioni dolci ancora che guardano il boia e il pubblico.
Incurante di tutti, prova a riattaccare la testa e, nella fiaba in cui vorremmo vivere, la testa si riattacca: avevamo scherzato, stanno tutti bene!
Prova a riattaccare la testa, ma siamo nel mondo reale, la testa non sta più attaccata al corpo e il corpo è ormai a pezzi. Per vedere com’è fatto dentro…
Tutto questo è toccato non a una bambola e nel chiuso della cameretta di una bambina o di un bambino.
Questo è accaduto a un piccolo, a un cucciolo, a Marius, la piccola giraffa uccisa di fronte al pubblico, compresi molti bambini, in prima fila perchè vedessero bene.
Siamo allo zoo di Copenaghen.
Un giraffa che non doveva nascere, in soprannumero e dunque uccisa. Uccisa senza pudore, nè comprensione per la sua esistenza di individuo, senza pensare che era un essere vivente non una bambola.
Non ho tante parole da aggiungere, io sono affranta, inorridita, esasperata dall’arroganza umana, dal nostro cieco, stupido e devastante crederci al centro di tutto, arbitri del bene e del male.
Sono schifata dall’esibizione in pubblico di tanta violenza gratuita e stupidità, ma il punto è che Marius è stato ucciso. Spero che tra i bambini che guardavano almeno uno sia stato tanto disgustato da vivere tutta la sua vita in difesa degli animali e contro quegli adulti, mai cresciuti, che giocano con un cuore che batte e prova emozioni, come si trattasse della bambola della loro infanzia.
Non ho altro da dire, nessun paese è civile, nessun uomo è degno di vivere in armonia con la terra e la natura se non rispetta e ama gli animali. Sicchè auguro a coloro che fanno del male agli innocenti che vedano finalmente la disarmonia che hanno dentro: è il loro inferno personale.