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L’orso marsicano che si estingue e le dichiarazioni del Ministro Orlando

Scritto da Federica di Leonardo il 25.10.2013

Ieri un orso marsicano è morto dopo essere stato investito appena fuori dal Parco d’Abruzzo e mentre veniva operato per due fratture alle zampe. Si tratta del quarto orso ritrovato morto quest’anno. Il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha così commentato:
“Un altro orso è morto in Abruzzo investito da un’auto ai limiti della zona di protezione esterna del Parco nazionale, dopo tentativi purtroppo vani di farlo sopravvivere mediante un intervento chirurgico. E’ una pessima notizia per la conservazione dell’orso marsicano (era una femmina di orso in età riproduttiva). Da tempo sollecito le Regioni interessate a rafforzare un’azione congiunta e condivisa, ho chiesto al Parco azioni mirate e specifiche, ho fatto riunire più volte al Ministero il tavolo del piano d’azione per la tutela dell’orso marsicano, ho attivato formalmente il Corpo forestale dello Stato e i carabinieri dei Noe. Ora voglio capire perché, voglio capire cosa non funziona, voglio capire se tutti stanno facendo la loro parte per la tutela di questo simbolo dell’Abruzzo e dei Parchi italiani. Per questo intendo convocare un’apposita riunione operativa in loco, con il supporto della struttura prefettizia, per affrontare una vera e propria emergenza.”

L'orso Stefano. Trovato morto in luglio è stato possibile accertare che l'orso è stato vittima di più eventi bracconaggio.  Ma ad oggi si è ancora in attesa di un referto definitivo che accerti la causa di morte

L’orso Stefano. Trovato morto in luglio è stato possibile accertare che l’orso è stato vittima di più eventi di bracconaggio. Ma ad oggi si è ancora in attesa di un referto definitivo che accerti la causa di morte

Gaianews.it aveva chiesto un’intervista al Ministro Orlando pochi giorni fa, la trovate trascritta qui, in fondo alla pagina. Come potete vedere l’intervista verteva su temi strutturali e non specifici, ma dal Ministero hanno voluto rimandarla a fine anno per attendere il risultato delle indagini commissionate a Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato che, stando a quello che ci ha riferito l’addetto stampa, avranno carattere scientifico con implicazioni gestionali. Nulla di più ci è stato detto riguardo al contenuto e agli obiettivi delle indagini. Le domande dell’intervista non necessitavano dei risultati delle indagini per trovare risposta, ma al Ministero, sotto consiglio del Direttore della Direzione generale per la protezione della natura e del mare, Renato Grimaldi, così ci ha riferito l’addetto stampa, hanno preferito rimandare.

Due giorni dopo muore quest’orsa. E il Ministro Orlando, con le sue dichiarazioni ufficiali riportate all’inizio dell’articolo, risponde in parte alle nostre domande. E vale la pena di analizzare le dichiarazioni alla luce di quello che noi abbiamo potuto appurare in proposito.
Il Ministro ha chiesto al Parco azioni mirate e specifiche, ma il Parco, pur producendo un numero congruo di comunicati stampa, non ha mai reso noto nessun programma mirato e specifico sull’orso marsicano. Andrebbe poi detto che non è sufficiente fare una dichiarazione di intenti, ma sarebbe necessario anche indicare i risultati attesi e le tempistiche, altrimenti tutti potremmo fare i direttori di parco e i responsabili scientifici e i presidenti dei parchi: se bastassero le intenzioni, ma le intenzioni evidentemente non sono sufficienti.

Dichiara inoltre il Ministro Orlando: “Ho fatto riunire più volte al Ministero il tavolo del piano d’azione per la tutela dell’orso marsicano”.  Questo piano, che per brevità si chiama PATOM, prevede nella sua struttura un’Autorità di Gestione, e un Tavolo Tecnico. Secondo quanto siamo riusciti ad appurare l’Autorità di Gestione si è riunita una sola volta,il 14 marzo, qualche giorno dopo la nostra intervista al Direttore Grimaldi che dichiarava “l’orso è una priorità del Ministero”. Poi niente più. Di quella riunione non è stato scritto comunicato e non sono stati pubblicati verbali.  E’ noto però che in quella riunione è stato deciso che il Tavolo di Coordinamento del progetto, realizzato con fondi europei, chiamato Life Arctos, avrebbe fatto anche le funzioni del Tavolo Tecnico del PATOM. Anche qui sarebbe opportuno fare qualche riflessione: fra la parola “Coordinamento” e la parola “Tecnico” ci sono delle differenze di significato e non è detto che un gruppo di persone che deve coordinare sia un buon gruppo di tecnici. E infatti qualcuno del Tavolo di Coordinamento dichiarò che questa era una pura follia. Ma dal Ministero la critica non è stata considerata e sta di fatto che dopo essere stati nominati, al Tavolo di Coordinamento del Life Arctos, del PATOM non hanno parlato affatto, e sono passati circa 8 mesi.

Altri tavoli PATOM, che noi sappiamo, nel frattempo non si sono riuniti. Una riunione sul Tavolo Caccia c’è stata ieri al Ministero. Ma sul Tavolo Caccia si potrebbe aprire un capitolo a parte. Infatti il lavoro fatto l’anno scorso è stato completamente ricusato dal TAR, su denuncia del WWF Abruzzo,  e il calendario venatorio è stato riscritto. Sta di fatto anche qui, che i lavori del tavolo si sono chiusi a luglio 2012 e si riaprono a ottobre 2013. 

L’autorità di Gestione del PATOM gestisce tutte le azioni in seno al piano. Il Ministero ha chiesto un report di avanzamento in questi 8 mesi? Era necessario che morissero 4 orsi in 8 mesi per avviare una riflessione più  approfondita? Se gli orsi marsicani non morissero come le mosche chi starebbe a valutare cosa succede all’orso marsicano? 

Ora, è chiaro che il Ministero dell’Ambiente è in gravissime difficoltà, così come hanno denunciato le associazioni ambientaliste con un comunicato recentemente, visti i tagli dei fondi che ha subito negli ultimi anni. E’ chiaro anche che al Parco d’Abruzzo non hanno risorse sufficienti: basti pensare che la sorveglianza è attiva per lo più al mattino. Al pomeriggio e alla sera le guardie attive sono pochissime e su un’area enorme. I bracconieri chiaramente hanno via libera.

Ma il problema non è solamente economico: il Piano d’Azione del Lupo rimase lettera morta e la spending review non esisteva ancora. Fra gli argomenti di discussione sulle aree protette non sarebbe sensato introdurre la valutazione dell’operato di questi parchi? 

Abbiamo denaro e forze sufficienti per affrontare i problemi che la conservazione dell’orso marsicano pone? In che modo? Con quale strategia? Mirando a quali problemi?  Per avere risultati entro quando?

Se a queste domande esistono già delle risposte perchè non vengono rese pubbliche? Se non esistono ora, perchè non si  rende noto con precisione quali sono i passi che ci si appresta a compiere perchè le risposte ci siano ed entro quando?

Se non ci sono  e non c’è modo che ci siano, che lo si dica. Almeno sapremo che con la nostra rubrica siamo destinati a fare la cronaca di un’estinzione annunciata.

INTERVISTA AL MINISTRO ORLANDO

1) Dopo il ritrovamento dei resti di orso marsicano, avvenuto all’incirca due settimana fa, e segnalato da Gaianews.it ad una settimana dal rinvenimento, grazie ad una comunicazione in redazione, il WWF Italia ha richiesto un intervento del Ministero dell’Ambiente contro il bracconaggio e per l’attuazione del PATOM, Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano, firmato ormai nel 2009. Nessuna delle azioni del Piano è stata efficaciemente implementata e tutte le scadenze sono trascorse. Anche il Presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci ha interrogato il Ministero  chiedendo “quali iniziative urgenti, di concerto anche con l’Ente parco, il Corpo Forestale dello Stato e il NOE Carabinieri, il Ministero intenda mettere in campo per chiarire l’accaduto e, nel caso, individuare i responsabili”. Come commenta la richiesta di Dante Caserta, presidente del WWF e dell’onorevole Realacci? Il Ministero metterà in campo una strategia? In che tempi e modi? Quali sono i risultati sperati?

2) In un’intervista rilasciata a Gaianews.it il dottor Eugenio Duprè esprimeva a dicembre del 2012 tutti i suoi dubbi riguardanti la bontà del PATOM, dopo il fallimento del Tavolo Tecnico istituito per regolare la caccia. Pochi mesi dopo il dottor Piero Genovesi dell’ ISPRA, sempre in un’intervista, dichiarava che il PATOM è un piano ancora valido. Il dottor Renato Grimaldi, a marzo di quest’anno, pur riconoscendo le evidenti difficoltà nell’implementare il Piano, rimandava a future riunioni dell’Autorità di Gestione e del Tavolo Tecnico (Tavolo di coordinamento del LIFE ARCTOS per decisione dell’Autorità di Gestione) gli obiettivi e le strategie di conservazione.
Quali sono a sei mesi di distanza da allora gli obiettivi decisi dall’autorità di gestione e come si stanno implementando? Quali risultati si attendono?

3) L’emergenza orso marsicano non è nuova, i problemi che affliggono questa popolazione sono molteplici  e hanno in gran parte  a che fare con la mortalità di origine antropica che non viene affrontata con azioni di conservazione mirate: impatti con gli autoveicoli, malattie trasmesse da bestiame domestico e cani vaganti, bracconaggio, gestione inefficace degli orsi confidenti. A cosa imputa l’incapacità di risolvere questi problemi? Qual è l’ostacolo che a suo parere impedisce di limitare una mortalità che ad oggi mina, secondo gli esperti, la possibilità di crescere in numero di questa popolazione e quindi di salvarsi dall’estinzione? L’Ente Parco deputato a questo compito, perchè non riesce a portarlo a termine?

4) In questi giorni si discute la riforma delle aree protette: fra i punti critici la composizione dei consigli direttivi e la scelta del direttore degli enti parco.

Prendendo ad esempio la questione dell’orso marsicano, come valuterebbe l’inserimento di un metodo di valutazione dell’operato dei parchi e di chi in essi lavora?
In altri termini, come si può garantire ai cittadini che davvero tutto è stato fatto per salvare e proteggere la nostra biodiversità e che non vada perduta a causa di incapacità gestionale?

5) Quale  valore a livello di Governo nazionale viene attribuito in generale alle aree protette come luoghi in cui preservare la biodiversità e limitare gli interventi umani di natura economica (salvaguardia del territorio non urbanizzato e riduzione del consumo del suolo)?
Nello specifico quale valore ha per il Ministero l’Orso Bruno Marsicano, che da alcuni esperti viene valutato come una risorsa importante quanto il Colosseo e in forte difficoltà a causa della mortalità dovuta principalmente all’uomo?

 

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