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Commissari e presidenti nei parchi

Scritto da Renzo Moschini il 20.04.2012

I parchi nazionali in questi ultimi anni sono stati spesso commissariati e per periodi lunghissimi. Il ministero, d’intesa con alcune regioni hanno preferito gestire il parco a scartamento ridotto e malamente.

Il che non è una novità neppure per noi toscani. Ma i commissari non sono stati tenuti soltanto per una durata spropositata, ma recentemente sono stati pure promossi sul campo designandoli alla presidenza,contro ogni più elementare regola e criterio democratici.

Un caso aperto da tempo era quello del  Parco Nazionale delle 5 Terre commissariato a seguito di note vicende anche giudiziarie dove il dr Cosentino, con una squadra che sembra essere costata quanto il Serchio ai lucchesi, ha svolto la sua funzione lasciando poi il posto ad un prefetto.

La Regione Liguria e alcuni comuni del parco avevano chiesto che si chiudesse questa fase nominando il presidente, tanto più che la situazione di quel territorio specie dopo i noti disastri alluvionali è malmessa e ha urgente bisogno di une gestione in cui le istituzioni possano finalmente svolgere la loro funzione.

Ora apprendiamo che il Ministero ha nominato un nuovo Commissario nella persona del Capitano di Vascello Vittorio Alessandro. Non sappiamo se dopo Schettino si sia voluto riscattare l’onore della Marina, certo è che la nomina del Capitano di Vascello non appare di primo acchito quella più idonea a fronteggiare soprattutto le gravi difficoltà che sono emerse negli ultimi tempi specialmente nell’accoglienza dei turisti italiani e in particolare stranieri.

Era davvero così complicato accogliere la richiesta del Presidente Burlando e concordare sul nome di un presidente?

Che a Roma qualcuno pensi che forse i parchi è meglio appaltarli lo sappiamo, ma che si voglia iniziare dalla Marina Militare? E quel che è peggio è che già si vocifera che anche per lui la nomina a commissario potrebbe preludere alla promozione sul campo come presidente. Ci auguriamo che non si voglia bissare operazioni già scandalose che non farebbero neppure onore alla Marina.

Il susseguirsi di questi e di tanti altri sconcertanti episodi nazionali e regionali danno, come meglio non si potrebbe, la conferma della confusione ormai imperante sui parchi, il loro ruolo, la loro funzione.

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