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Congo, i parchi dei ranger eroi

Scritto da Daniele Valfré il 18.10.2011

Per gentile concessione della Riserva di Monterano

La Riserva di Monterano, Lands ONLUS , Federparchi, Ubuzima e AIGAP hanno organizzato  il 5 ottobre scorso presso il Parco Regionale dell’Appia Antica un incontro con Jean Pierre Jobogo Mirindi, funzionario del Parco Nazionale di Virunga nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)
L’incontro è stato organizzato nell’ambito del “Progetto Virunga”, che vuole promuovere la scolarizzazione e migliorare la qualità della vita degli orfani e delle vedove dei ranger dei parchi nazionali Virunga  e Kahuzi-Biega .

I parchi dei gorilla di montagna e i ranger eroi.

La Repubblica Democratica del Congo è uno dei paesi più vasti del continente africano (2.345.476 di km quadrati) coperto per buona parte dalla foresta pluviale ed attraversato dall’imponente fiume Congo e dai suoi affluenti.

Il paese è potenzialmente tra i più ricchi al mondo, sia per le risorse forestali che per l’abbondanza di minerali rari e pietre preziose, tra cui il raro coltan e i diamanti, dei quali il Congo è il primo produttore al mondo. Purtroppo queste ricchezze vengono sfruttate da grosse multinazionali che non hanno portato ricchezza al Paese, ma solo guerre fratricide, distruzioni ambientali e sfruttamento delle popolazioni locali.

A ciò si aggiunge una situazione socio-politica che negli ultimi anni è andata gradualmente
peggiorando, in seguito alla caduta del regime di Mobuto Sese Soko, che ha generato una forte instabilità nel Paese, soprattutto nell’est del Congo, dove sono attualmente attivi gruppi di milizie armate. Questo contesto ha contribuito a causare grandi flussi migratori di profughi provenienti dalla Regione dei Grandi Laghi, teatro di continui conflitti etnici.

La foresta pluviale del Congo ospita oltre 1000 specie di uccelli e 400 specie di mammiferi uniche al mondo tra cui il gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) e l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis), minacciati dalle scellerate attività dei bracconieri e dei mercanti d’avorio, l’okapi (Okapia johnstoni) e il pavone del Congo (Afropavo congensis).
Ma è la deforestazione della foresta pluviale a dare maggiore preoccupazione: negli ultimi 5 anni sono stati stipulati oltre 100 contratti di taglio per più di 15 milioni di ettari di foresta.
Tra i maggiori pericoli per la foresta pluviale oltre la deforestazione, vi è l’estrazione del coltan (minerale usato per la costruzione di computer, cellulari e altre apparecchiature elettroniche) e la recente richiesta da parte di alcune compagnie petrolifere di effettuare sondaggi esplorativi nel Parco Nazionale del Virunga per la ricerca di idrocarburi.

Foto Giulio Lariccia

I Parchi nazionali di Virunga e di Kahuzi-Biega sono afflitti da anni dal bracconaggio.
Dal 1996 al 2009 sono morti oltre 250 ranger e centinaia sono stati feriti per difendere i gorilla, la foresta e gli altri suoi abitanti: un bollettino di guerra; ma nonostante questo continuano a fare il loro dovere: per questo nel mondo dei parchi li chiamano “ i ranger-eroi”.

I ranger operano a tutto campo: dalla vigilanza al monitoraggio quotidiano di ogni famiglia di gorilla, dalla guida ai turisti, all’ educazione ambientale.

La perdita di un ranger è un fatto grave per i Parchi, ma soprattutto per le loro famiglie che vengono a trovarsi senza fonti di sostentamento. Infatti le famiglie dei ranger morti in servizio, prive di alcun sostegno da parte del Governo locale, si trovano nelle condizioni di non poter soddisfare i propri bisogni elementari in termini di alimentazione, sanità ed educazione, a causa della perdita dell’unico produttore di reddito della famiglia.
Per questo la Riserva Naturale Monterano, le due ONG Lands e Ubuzima, Federparchi e da quest’anno l’AIGAP (Associazione Italiana Guardie dei Parchi e delle Aree Protette), hanno promosso un progetto a favore delle loro vedove e orfani.

Il progetto di cooperazione

Il progetto  nasce tra il 2006 ed il 2007 per iniziativa della Riserva Naturale Monterano e Lands onlus, a seguito della visita in Italia del ranger Jean Pierre Jobogo Mirindi, referente locale del progetto di cooperazione a favore delle vedove e degli orfani dei Ranger dei parchi Virunga e Kahuzi Biega morti in servizio.
I problemi principali che il progetto vuole tentare di alleviare sono l’abbandono scolastico dei bambini orfani dei ranger deceduti e le difficoltà socio – lavorative per le mogli vedove che si inseriscono in un contesto in cui lo Stato è assente, non riconoscendo alcun diritto e sussidio a queste famiglie. Questa situazione genera sconforto e disagio anche nella comunità locale e nei ranger che vivono quotidianamente il conflitto reale con i bracconieri e con i ribelli.
Pertanto il progetto si propone di contribuire al miglioramento della qualità della vita dei nuclei familiari colpiti dalla morte dei ranger attraverso la scolarizzazione degli orfani (circa 150) e un corso di formazione volto a creare microimprese artigiane delle vedove (circa 50).
Nel 2010 il bando è stato finanziato dalla Regione Lazio con 25.000 € e ha permesso di realizzare la scuola per gli orfani e la formazione per le vedove (taglio e cucito, allevamento di capre per la produzione di latte fresco, catering).
Il progetto ha come partner locale l’associazione africana dei guardiaparco (GRAA – Game Ranger Association of Africa – I.R.F International Ranger Federation).

A Roma, nella splendida cornice del Parco dell’Appia Antica, l’AIGAP ed il personale delle Aree Protette laziali, hanno incontrato Jobogo per conoscere dalla viva voce di un protagonista la difficile realtà dei Ranger della Repubblica Democratica del Congo, veri eroi sul fronte della natura. Erano presenti numerosi Guardiaparco provenienti da tutta la Regione Lazio.
Nel corso dell’incontro è stato proiettato il documentario, realizzato da Alessandro Di Federico della cooperativa L’ARCA Wildlife Communication, per conto di Federparchi, sui parchi del Virunga e di Kahuzi-Biega e sul prezioso contributo del mondo dei parchi italiani verso i colleghi africani.

Il futuro del progetto

Al progetto, così come ai risultati conseguiti, sarà data la massima diffusione in tutte le sedi possibili, sia nell’ambito di convegni nazionali che internazionali. Il progetto servirà anche a richiamare l’attenzione sulle vicende in corso nei Parchi nazionali Virunga e Kahuzi Biega, che costituiscono uno dei più importanti “hot spot” per la conservazione ambientale dell’intero pianeta.
Per contribuire è possibile effettuare un versamento sul Codice IBAN IT 88 P 08436 72961 000000005395 intestato al Comune di Canale Monterano, Ente Gestore della Riserva Naturale, con la causale “a favore dei Ranger del Virunga”.
I contributi raccolti saranno destinati esclusivamente al sostegno diretto delle attività a favore dei  bambini e delle vedove dei Parchi nazionali Virunga e Kahuzi Biega.

Notizie sul progetto sono reperibili anche sulla pagina facebook

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • Renato scrive:

    Un plauso ai ranger africani che rischiano la pelle per proteggere la fauna dai bracconieri e un abbraccio virtuale ai Guardiaparco italiani che sopravvivono tra i tagli di bilancio e l’indifferenza della società civile.
    La natura non è più di moda.
    Buona fortuna a tutti.