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Parco dei Monti Sibillini: testa di lupo mozzata per minacciare sindaco e presidente

Scritto da Federica di Leonardo il 01.02.2011
Il lupo appenninico, uno dei simboli della biodiversità e della tutela della natura in Italia (Foto Nazareno Polini - Archivio PNMS)

Il lupo appenninico, uno dei simboli della biodiversità e della tutela della natura in Italia (Foto Nazareno Polini - Archivio PNMS)

Il presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni condanna come “Gesto inqualificabile che grava sull’intera comunità marchigiana” quello della decapitazione di un lupo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

La notizia, relativa al 28 gennaio scorso, riporta del ritrovamento della testa mozzata di un lupo lungo la Statale Valnerina, a pochi chilometri da Visso, con un messaggio allarmante “Sig. sindaco – Sig. presidente”: questa la generica minaccia incisa in un pezzo di latta legato alla testa del povero animale, a sua volta appesa ad un cartello stradale turistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il gesto, perseguibile penalmente, arriva in un momento in cui il personale del Parco aveva aperto un tavolo di discussione con la popolazione locale per cercare delle soluzioni sostenibili alle predazione di animali selvatici e alla gestione del parco nel senso della creazione di un turismo colto e intelligente attento all’ambiente ma anche ad altre suggestioni culturali come il leggendario mistero che avvolge i monti della Sibilla di cui proprio il Lupo è un simbolo.

Il gesto invece, è l’evidente dimostrazione della totale incapacità a confrontarsi e, quindi, della totale mancanza di argomenti dei quali ha dovuto fare le spese la povera bestia.

“Un’azione vergognosa che non trova alcuna giustificazione e che ferisce profondamente l’intero mondo delle aree protette e tutti gli uomini e le donne che abitano e vivono in quei territori – continua
Quarchioni -, che in questo momento così delicato si trovano a dover gestire un immenso patrimonio ambientale, culturale ed economico non senza sacrifici. Legambiente condanna il gesto e rafforza la vicinanza al Presidente del Parco, Massimo Marcaccio, e al Sindaco di Visso Carlo, Ballesi, confermando il sostegno dell’associazione ambientalista alle buone pratiche del Parco Nazionale, nella ferma convinzione dell’importanza che le aree protette ricoprono per l’intero territorio”.

Se sul fronte marchigiano la cronaca segnala gesti ignobili, buone notizie arrivano dal Parco Nazionale della Majella. Grazie alle attività messe in campo nell’ambito del progetto europeo “Life”, è stato rimesso in libertà nei giorni scorsi un lupo che era rimasto bloccato nelle trappole posizionate lungo il cammino degli animali.

“Un lupo che torna a correre tra i suoi boschi ci restituisce l’importanza di attivare le buone pratiche che servono, e che sono utili ai parchi naturali e a tutto il territorio – aggiunge Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Legambiente delle aree protette -. Il Parco Nazionale della Majella è il soggetto capofila del progetto “Life Wolf Net” che interessa l’intera area appenninica, del quale anche il parco dei Sibillini è sostenitore e che vede Legambiente impegnata in prima linea per la salvaguardia e valorizzazione del
territorio e per garantire tutela alla fauna dell’area protetta. Legambiente mette a disposizione al Parco dei Sibillini e a tutte le aree protette questa esperienza per attivare iniziative per la tutela del lupo, specie simbolo dell’area dell’Appennino e dell’intero sistema dei parchi naturali”.

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  • Marina scrive:

    “Sono rimasta senza parole alla notizia. Nel silenzio, con un moto di rabbia e impotenza dentro. E di fronte a questo ennesimo atto di vigliaccheria e crudeltà, abbasso la testa e mi vergogno di appartenere alla stessa specie di chi ha compiuto un gesto simile, qualcuno che mi auguro un giorno, neanche troppo lontano, faccia i conti con la giustizia, della natura o dell’uomo. Io provengo da queste terre, i Sibillini… il lupo per me le rappresenta da sempre. Questo splendido figlio delle montagne appenniniche, e non solo, non merita tutto quello a cui l’uomo nei secoli lo ha sottoposto. Il lupo, come qualsiasi altra specie animale, va rispettato, nella sua possibilità di esistenza, la stessa che è stata data a ciascuno di noi. Noi però abbiamo dimenticato da dove veniamo, il lupo invece vive della sapienza che la sua specie gli tramanda e di una sorta di saggezza antica che sa di dover passare ai propri figli perché questo consentirà loro di sopravvivere nella natura stessa senza tuttavia distruggerla, come l’uomo invece ha imparato bene a fare. L’uomo si sta allontanando dalla natura… il lupo ancora oggi lotta per sopravvivere nella natura di sempre, nel suo ambiente, ma, ahimè, soprattutto oggi gli tocca una lotta impari per sopravvivere all’uomo e ai suoi scempi.
    Il lupo non è nemico dell’uomo, non sa nulla di istituzioni, soldi, parchi, territori sempre meno vasti dove man mano, suo malgrado, è stato confinato, non sa nulla di trappole, bocconi avvelenati, bracconieri, doppiette e quant’altro, perché purtroppo ogni lupo che vi è caduto non ha potuto difendersi, perché nessuno dei lupi che si sono imbattuti in questo tipo di uomo è tornato indietro, libero nelle sue montagne.
    Io non so, e sinceramente non voglio, immaginare i Sibillini senza il lupo. Questo animale, come tutti gli altri, è prezioso, merita rispetto e ammirazione, va protetto, salvaguardato perché faccia sempre parte del nostro futuro; è un compagno discreto che per molto, molto tempo ci è stato accanto nel silenzio, con la sua presenza elusiva e schiva; di notte, quando le luci delle case si spengono, so che da qualche parte nei boschi lui va a spasso con il suo piccolo branco; poi, se si è fortunati, capita che lo si senta ululare…
    Saperlo nelle mie montagne mi rassicura…”

  • Luca scrive:

    Io sono un salvaparco dentro di me. No Comment