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Parco del Cilento: videosorveglianza contro gli incendi per 2,6 milioni di euro

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.03.2012

Primula palinuri, simbolo del Parco del Cilento Foto Francesco Marmo

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano  hanno stanziato fondi POR, i fondi europei per le regioni, per 2.660.000 euro per installare 92 telecamere sul territorio; le telecamere hanno la funzione di monitorare l’area del parco contro bracconaggio, discariche abusive di rifiuti e incendi.

Il progetto sarà messo a gara prossimamente e secondo il Direttore Angelo De Vita il sistema consentirà di intervenire con tempestività in quanto il segnale di allarme sarà inviato alla forestale, alla sala centrale del Parco e al centro della Regione Campania dove sono monitorati gli incendi boschivi.

Altura Campania contesta il progetto in quanto “si opera in un parco naturale pensando di stare in un parco tecnologico, a meno che non si puntino direttamente le telecamere sugli scempi perpetrati dagli amministratori locali perfino nelle zone di protezione integrale. Chi abbia una pur minima conoscenza della montagna e dell’orografia di questi luoghi, dei consueti espedienti di bracconieri, piromani, boscaioli abusivi, sa bene come finiranno queste costosissime apparecchiature.
Gli ambientalisti continuano facendo notare che  “nessuno ha pensato di coinvolgere il volontariato messo a disposizione dalle Associazioni naturalistiche (ad es. la Sezione provinciale di Salerno della LIPU) per i servizi di avvistamento, messa in opera di cartellonistica antincendio. In tutta Italia si realizzano campi di avvistamento e prevenzione degli incendi, anche al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono arrivate proposte relative a questi campi, ma a queste richieste l’Ente Parco non ha neanche ritenuto di dover rispondere.”

Secondo il direttore De Vita non si vuole con questo progetto monitorare l’intero territorio, ma solo alcune zone sensibili. Inoltre progetti simili stanno avendo sempre più successo per integrare i servizi di sicurezza in diversi ambiti.

Altura Campania, sottolineando l’ingente costo del progetto, ha fatto notare che “la Regione Campania per combattere il cemento selvaggio e l’abusivismo edilizio ha stipulato un contratto con una società israeliana per il controllo satellitare del territorio regionale: il “Progetto Mistral”. Queste sofisticate apparecchiature satellitari partendo da un’orbita geostazionaria riescono a documentare variazioni sul territorio fino a settanta centimetri dal suolo”.

 

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