Sarà votata domani la procedura d’urgenza per il disegno di legge sulla riforma della legge quadro sui parchi, la 394/91.
Ieri una lunga cordata di associazioni ambientaliste, esclusa Legambiente, insieme con associazioni di professionisti del settore, hanno chiesto che l’urgenza non venga votata perchè il testo di riforma, che presenta molte criticità, andrebbe discusso in tempi e ampi e coinvolgendo tutti gli attori.
Non sono dello stesso parere Federparchi e Coldiretti che hanno invece dichiarato che:”Con il 10% del Paese che ricade in aree protette è urgente procedere alla riforma dei Parchi, coniugando le esigenze di tutela dell’ambiente con la possibilità di garantire un adeguato sviluppo economico grazie alle 871 zone naturali oggi censite.
“La modifica della Legge quadro, sottolineano Coldiretti e Federparchi, è importante in particolare per quanto riguarda il riconoscimento del ruolo degli agricoltori nei consigli di amministrazione dei parchi, a testimonianza di un ruolo ormai maturo dell’agricoltura per il presidio territoriale e la valorizzazione della biodiversità. Parchi e aree protette rappresentano oggi una risorsa importante per il Paese, a cominciare dalle opportunità che offre a livello turistico.”
“In questo periodo di enorme difficoltà per il Paese e per la politica – continuano Coldiretti e Federparchi -, si decide infatti di dare priorità a un passaggio legislativo che per i parchi è un autentico spartiacque. Ciò consentirà un’ulteriore approfondita valutazione sull’attuale stesura sia in Senato sia alla Camera, dando la possibilità di portare ulteriori contributi al testo della legge. I parchi e le aree protette rappresentando oggi una risorsa importante per il Paese, a cominciare dalle opportunità che offre a livello turistico. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Ecotour, nel 2012 il turismo naturale ha fatto segnare un record di 101 milioni 799 mila presenze in parchi e aree protette nel 2012, in aumento del 2 per cento, per un fatturato vicino agli 11 miliardi di euro.”
La procedura determinerà l’approvazione della nuova legge in un mese. Assolutamente contrarie le associazioni ambientaliste, per le quali le questioni delle royalties, della gestione della fauna da parte dei cacciatori, dei componenti degli organi di gestione e della scelta di presidenti e direttori restano oscure, da chiarire e discutere.
ognuno può avere una propria opinione, questo è leggittimo ma non bisogna barare, federparchi e coldiretti sono equiparabili a Legambiente (come Green Italia, Symbola, Kyoto club) infatti il Presidente di federparchi Sammuri ed il direttore Carluccci sono dirigenti nazionali del cigno verde mentre con coldiretti legambiente ha un corposo protocollo di collaborazione. Il gioco e semplice, si fanno convegni e comunicati stampa dove intervengono solo “soci” e “amici” facendo credere che l’universo mondo è del proprio parere.