Si sta tenendo in queste ore a Pettorano sul Gizio, presso la sede della Riserva Naturale del Monte Genzana il primo incontro sul monitoraggio dell’orso marsicano nel suo areale periferico. La notizia è che al Parco della Majella due orsi, un maschio e una femmina radiocollarata, sono stati filmati in atteggiamento che potrebbe far pensare ad un accoppiamento.
E’ il primo evento nel suo genere quello che si sta svolgendo oggi a Pettorano sul Gizio, un delizioso e piccolo paese in provincia di L’Aquila. Il titolo dell’incontro “Monitoraggio e gestione dell’orso bruno marsicano nelle aree esterne al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” è una novità che si spera possa avviare procedure virtuose nel monitoraggio di questo animale nel suo areale periferico.
L’areale periferico viene definito tale in relazione a quella che si chiama “core area”, principalmente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, dove si trova la stragrande maggioranza della popolazione di orsi marsicani, stimati nel 2011 in 49, dunque a grave rischio di estinzione.
Gli orsi che vivono nella core area, circa 49, occupano tutto il territorio e , secondo gli esperti, è necessario che l’orso torni ad occupare anche le zone esterne e limitrofe all’areale principale. Per questo gli esperti sostengono che i corridoi ecologici fra le aree protette sono di fondamentale importanza. Non solo, un monitoraggio omogeneo servirebbe a sviluppare precise conoscenze della presenza dell’orso e quindi a facilitare le azioni necessarie a far sì che l’animale trovi le giuste condizioni per iniziare a vivere stabilmente nelle aree esterne al Parco d’Abruzzo.
Oggi quindi i rappresentanti dei diversi parchi e riserve di Abruzzo, Lazio e Marche renderanno pubblici i propri dati e le proprie modalità di monitoraggio.
Il Parco della Majella ha reso noto che la presenza di due orsi, un maschio e una femmina radiocollarata, è stata registrata più volte dalla metà di maggio, in comportamenti tipici de periodo dell’accoppiamento. Fino ad ora non era mai stata confermata la presenza di una coppia all’esterno del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Un evento significativo che, sommato alla notevole mole di dati raccolti dai tecnici e collaboratori dell’Ufficio Monitoraggio e Gestione della Biodiversità del Parco sulla presenza dell’Orso marsicano all’interno del Parco Nazionale della Majella negli ultimi anni, è indicatore di una presenza e una frequentazione del territorio protetto da parte della specie, sempre più continua e intensa nel tempo e nello spazio.
Orsi avvistati, filmati e campionati geneticamente in molte aree del Parco, dal massiccio del Morrone ai Monti Pizzi, dal Monte Pizzalto a tutto il versante della Majella occidentale. I dati raccolti hanno ora permesso di rilevare la presenza contemporanea di più individui all’interno della grande area protetta, come testimoniato, fra l’altro, anche da alcuni video realizzati negli ultimi giorni. Fino a tre individui diversi.
Anche se la situazione di questa sottospecie unica al mondo resta fortemente critica, come testimoniano anche gli episodi di avvelenamento gravissimi avvenuti negli ultimi giorni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il dott. Andrisano, responsabile dell’Ufficio Monitoraggio e Gestione Biodiversità del Parco Nazionale della Majella, sottolinea come le attività di monitoraggio condotte ed i dati raccolti costituiscono segnali, sicuramente positivi, di una presenza sempre più consolidata dell’orso bruno marsicano nel territorio del Parco, comunque da sempre frequentato dal plantigrado.
Il Presidente del Parco Franco Iezzi ha rilevato a questo proposito come la situazione positiva in cui si trova attualmente la specie nel Parco Nazionale della Majella sia frutto anche del lavoro di salvaguardia e più in generale di gestione dell’area protetta svolto con impegno e continuità dall’Ente Parco negli anni.