Ucciso da un impatto non chiaro, forse quello con un macchina, l’orso Stefano, ritrovato ai primi di luglio nel versante molisano del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha riferito oggi a Chieti, che l’orso Stefano non è stato ucciso a fucilate come si era ipotizzato. L’orso era stato colpito più volte con armi da fuoco, secondo i risultati della necroscopia.
“Sappiamo che l’orso è stato colpito con armi da fuoco,” ha spiegato Orlando, “ma non sono state quelle le cause della sua morte bensì un impatto traumatico, difficile da ricostruire. Le ipotesi più diverse sono state fatte, la più probabile è quella dell’impatto con un veicolo stradale”.
Orlando ha aggiunto anche: “La cosa però emersa nelle indagini è soprattutto la persistenza di tentativi di avvelenamento, polpette avvelenate con cui viene cosparso il territorio, elemento questo che deve ulteriormente rafforzare la vigilanza. Ho incontrato, su questo punto, il comandante del corpo Forestale, ho disposto un supplemento di indagine, una particolare attenzione al monitoraggio da parte del corpo ecologico dei carabinieri che afferisce al ministero dell’ambiente e poi, credo, che una risposta strutturale al problema sia quella di passare da una situazione di commissariamento del parco a una posizione ordinaria che consenta anche poi di organizzare al meglio le forme di tutela e di salvaguardia delle diverse specie protette all’interno dell’area protetta”.
Se ben ricordo l’hanno trovato in mezzo alle montagne e vicino alla carcassa di un puledro (che inizialmente si presumeva usata com esca). E io dovrei pensare che dopo essere stato investito in autostrada l’orso sia salito in montagna?
Senza contare che l’orso è un bestione. Impossibile investirlo senza rischiare la pelle, o almeno senza rimetterci la carrozzeria
Direi che i conti non tornano