I dati analizzati dal Studio prospettico europeo sul cancro e nutrizione (EPIC) ha dimostrato che le persone che mangiano almeno otto porzioni di frutta e verdura al giorno hanno un rischio inferiore del 22% di morte per cardiopatia ischemica rispetto a quelli che consumano meno di tre porzioni al giorno. Una porzione è intesa come 80 grammi di frutta o verdura, pari a una piccola banana, una mela media, o una carota.
La dott.ssa Francesca Crowe del Cancer Epidemiology Unit presso l’Università di Oxford, Regno Unito, e prima autrice della ricerca, ha dichiarato: “Questo studio ha coinvolto oltre 300.000 persone in otto diversi paesi europei, con 1.636 decessi per cardiopatia ischemica. Si nota un rischio ridotto del 4% di morte per cardiopatia ischemica per ogni porzione supplementare di frutta e verdura consumate al di sopra del consumo più basso registrato, ossia di due porzioni. In altre parole, il rischio di cardiopatia ischemica fatale per chi mangia cinque porzioni di frutta e verdura al giorno sarebbe del 4% inferiore rispetto a chi consuma quattro porzioni al giorno, e così via fino a otto o più porzioni.”
La cardiopatia ischemica (IHD) è caratterizzata da ridotto apporto di sangue al cuore. Le persone che ne soffrono possono sviluppare angine, dolori al petto e sono soggetti a attacchi di cuore.
Lo studio EPIC è iniziato nel 1992 e ha reclutato i partecipanti su un totale di dieci paesi europei fino al 2000. Per l’analisi dei decessi da IHD, sono stati utilizzati i dati provenienti da otto Paesi e da persone di età compresa tra i 40 e 85 anni. I partecipanti hanno risposto alle domande circa la loro dieta, il momento di ingresso nello studio e altre domande sulla salute, la condizione socio-economica e gli stili di vita, come fumo, alcol e le abitudini sportive. Sono stati seguiti per una media di quasi otto anni e mezzo.
I ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di frutta e verdura era di cinque porzioni in media al giorno; i partecipanti da Grecia, Italia e Spagna ne mangiavano di più, mentre gli svedesi mangiavano meno della media.
Crowe ha dichiarato: “Il messaggio principale di questa analisi è che, in questo studio, le persone che consumano più frutta e verdura hanno un minor rischio di morte per cardiopatia ischemica. Tuttavia, dobbiamo essere cauti nella nostra interpretazione dei risultati perché non siamo sicuri se l’associazione tra assunzione di frutta e verdura e rischio di cardiopatia ischemica sia dovuta a qualche altro componente della dieta o stile di vita.”
“Se riuscissimo a capire, mediante ulteriori studi, i meccanismi biologici che stanno alla base della possibile associazione tra frutta e verdura e IHD, questo potrebbe contribuire a determinare se la relazione tra frutta e verdura con il rischio di IHD è causale.”