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Frutta e verdura per prevenire le malattie cardiovascolari

Cinque porzioni di frutta e verdura riducono il rischio di malattie cardiovascolari

Scritto da Elisa Corbi il 30.07.2014

Mangiare frutta e verdura allunga la vita, ma quante porzioni al giorno sono davvero salutari? Se lo sono chiesto alcuni ricercatori statunitensi che hanno pubblicato la loro ricerca sul Journal of Epidemiology and Community Health

Recentemente uno studio pubblicato sullo stesso Journal of Epidemiology and Community Health affermava che sette o più porzioni giornaliere di frutta e verdura erano collegate ad un rischio minore di sviluppare malattie cardiovascolari e tumori. Tuttavia, i risultati non erano del tutto convincenti così un team di ricercatori cinesi e americani, della Harvard School of Public Health, di Boston ha deciso di esaminare meglio questa associazione.

Frutta e verdura

Sono stati analizzati i risultati di sedici studi condotti su un totale di 833.234 partecipanti e 56.423 decessi avvenuti durante il periodo di follow-up. Dall’indagine è emerso che il consumo di frutta e verdura è significativamente associato ad un minor rischio di morte, in particolare per malattie cardiovascolari.

Il rischio medio di decesso per altre cause è stato ridotto del 5% per ogni porzione giornaliera aggiuntiva di frutta e verdura, mentre il rischio di morte cardiovascolare è stato ridotto del 4% per ogni aggiunta. I ricercatori hanno però identificato una soglia di circa cinque porzioni al giorno, oltre la quale il rischio di morte non diminuisce ulteriormente.

Secondo il nuovo studio dunque per vivere più a lungo bastano cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Una revisione che smentisce la precedente ricerca che affermava che per ottenere questi benefici erano necessarie sette o più porzioni.

Secondo i ricercatori oltre i consigli relativi all’alimentazione che suggeriscono l’assunzione di adeguate quantità di alimenti sani, anche gli effetti negativi di obesità, inattività fisica, fumo e alcol dovrebbero essere enfatizzati.

Il ruolo negativo di una cattiva alimentazione per le patologie cardiache è molto forte, colpevoli soprattutto i grassi saturi e i grassi trans, detti anche idrogenati, ovvero quei grassi che hanno subìto un processo di idrogenazione (aggiunta di idrogeno sui doppi legami di carbonio degli acidi insaturi).

“Il nostro studio fornisce un’ulteriore prova che un maggior consumo di frutta e verdura è associato ad un minor rischio di mortalità in particolare per malattie cardiovascolari – affermano i ricercatori – ma c’è una soglia di circa cinque porzioni al giorno, dopo di che il rischio di mortalità per tutte le cause non si riduce maggiormente. I risultati supportano le attuali raccomandazioni per aumentare il consumo di frutta e verdura per promuovere la salute e la longevità.”

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