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New York: Bloomberg per vietare le bibite zuccherate extra large

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.06.2012


Il sindaco di New York Bloomberg non demorde e vuole che le porzioni di bibite zuccherate vengano limitate a 450 centilitri nel territorio cittadino, che conta oltre 8 milioni di persone. Le polemiche impazzano e molti giornali attaccano frontalmente la mossa “draconiana” del sindaco, anche se l’entourage parla di una mossa più che altro psicologica per combattere il fenomeno dell’obesità.

Ma di cosa parla la legge? In sostanza vieterà la vendita nei locali pubblici di New York di bibite gasate zuccherate di dimensioni maggiori alle 16 once (circa 450 centilitri). Non sarà possibile quindi ordinare bibite di 32 once, la dimensione che ovunque negli Stati Uniti è possibile ottenere per un sovrapprezzo ridicolo. Ma 32 once sono circa 900 cl di acqua e zucchero, una vera bomba calorica che, mescolata al cibo dei fast food diventa davvero un incubo per i dietologi.

La sua proposta dovrà essere approvata dal Board of Health cittadino. Se passerà, dal prossimo marzo 2013 nessun esercizio pubblico (ristoranti, bar, cinema ecc.) potrà vendere bevande gassate XXL. La multa per i trasgressori ammonterà a 200 dollari.

Spiegando il suo divieto sulle bibite supersize il sindaco Bloomberg ha detto a Matt Lauer della NBC “Non vi stiamo vietando di comprare qualcosa. Se volete una quantità maggiore di bevande gassate il ristorante ve la venderà in due bicchieri. Non si tratta di limitare la libertà. Non è qualcosa per cui hanno combattuto i padri fondatori.”

Per alcuni invece limitare la libertà di acquistare subito la bibita che si ama nella quantità che si desidera è una limitazione della libertà, e quindi di quel diritto fondante che era stato conquistato e determinato dai padri fondatori.

La proposta di Bloomerg è estremamente mirata e non riguarda le bevande alcoliche, le bibite dietetiche, i latticini o i succhi di frutta e non si applica ai negozi di alimentari.

Ora però le critiche impazzano: ci sono infatti coloro che pensano che questo divieto non darà nessun risultato e sarà solo un fastidio, come afferma il giornalista del “The Daily” Jon Stewart.

Bloomberg sostiene invece che il divieto servirà a ricordare alle persone che bere troppe bibite zuccherate fa male.

Bloomberg era già stato definito un sindaco “tata” per i suoi divieti contro il fumo e contro l’uso dei grassi artificiali nei ristoranti. Molte città poi seguirono il suo esempio e per questo ergli stesso afferma che ora, grazie a quei provvedimenti, il mondo è più sano, meno grasso e con meno fumo.

Ma i critici rispondono sostenendo che un sindaco di buone intenzioni non può entrare nella vita privata dei cittadini e decidere cosa dovrebbero mangiare o bere in pubblico.

A San Francisco,intanto, il consiglio comunale ha varato quello che potrebbe essere considerata la prima tassa sulle bibite gassata: un penny per oncia.

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