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Studio: carne rossa riduce il colesterolo cattivo se scelta bene

Secondo i ricercatori della Penn State l'apporto di colesterolo dipende dal tipo di carne che si mangia. Quella contenente meno grassi saturi sarebbe addirittuta salutare

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.11.2012

Non è detto che la carne rossa faccia per forza aumentare il colesterolo cattivo. Dipende da quale carne si mangia e in certi casi può anche aiutare a ridurlo. Sono queste le conclusioni spiegate da Domenico Sommariva, vicepresidente della sezione lombarda della società italiana per lo studio dell’arteriosclerosi, riprese dal Corriere della Sera.

Il professore cita uno studio della Penn State University (anche se molto ridotto) che tende a mostrare risultati sorprendenti rispetto a quello che pensavamo della carne rossa. Secondo i ricercatori della Penn State l’apporto di colesterolo dipende dal tipo di carne che si mangia. Quella contenente meno grassi saturi sarebbe addirittuta salutare.

carneLa recente analisi, pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha esaminato 40 adulti con colesterolo alto che hanno seguito a rotazione 4 diete, ciascuna per 5 settimane. La prima comprendeva un apporto di calorie da proteine pari al 17%, di carboidrati al 50% e di grassi al 33%, basata prevalentemente su fonti proteiche alternative alla carne bovina. Le altre 3 diete sperimentali invece comprendevabo tre differenti apporti di grassi e colesterolo con quantità diverse di carne bovina (rispettivamente da 28, 113 e 153 grammi al giorno).

Rispetto alla prima, le tre diete “attente” basate sulla carne bovina avevano favorito tutte una riduzione del colesterolo totale e del colesterolo Ldl in media del 5%. Sono i grassi contenuti nella carne e e quindi il taglio del bovino, come ha spiegato Domenico Sommariva: “La fesa bovina magra è ben diversa dalle carni usate per bolliti o ragù”.

Una altro spetto importante è il modo in cui è stato alimentato l’animale. Ovviamente l’animale cresciuto al pascolo ha una carne più salubre.

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  • Max938 scrive:

    Finalmente trovo qualche “commento” controcorrente ! La battaglia che viene condotta contro il consumo di carne bovina , perchè dannosa alla salute umana, perchè i bovini
    emettono gas di scarico del tipo metano etc. perchè l’allevamento è inquinante e consuma enormi quantità di acqua e chi più ne ha più ne metta, mentre non viene preso
    in considerazione l’elemento dirimente. Quando i bovini, nelle nostre campagne, erano principalmente animali da lavoro la carne era un “sottoprodotto”anche se solo per pochi.
    A quei tempi il letame era l’unica forma di concimazione e ammendante della terra e a nessuno sarebbe venuto in mente che “inquinava” e non esistevano “allevamenti” di tipo
    industriale come ai giorni nostri ma l’allevamento dei bovini era distribuito sul territorio e
    in tal modo a “puzzare” c’erano solo i campagnoli , che non si lamentavano affatto anzi…
    La “camera da letto” veniva posizionata sopra la stalla così da godere ,d’inverno, del tepore che saliva e la “toilette” si raggiungeva con una scala scendendo attraverso una
    botola che metteva in comunicazione i due ambienti “simbionti”. Ci sono poi le razze,come quella “bufalina” che danno un genere di carne molto gustosa e saporita, assolutamente priva di grassi che “combatte il colesterolo cattivo” come insegna il professore Sommariva. Potrei aggiungere molte altre frecce all’arco del consumo , ma
    “intelligente” della carne “rossa”. E’ importante non eccedere , sopratutto per gli anziani, cui altrimenti viene la “gotta” Buona sera…