Secondo uno studio della University of North Carolina condotto dal dottor Lee Gray, nell’ascensore, un luogo tanto facilmente frequentato, quanto evidentemente angusto, emergono tutte le nostre problematiche psicologiche.
Il dottor Lee Gray, soprannominato grazie a questa ricerca “l’uomo dell’ascensore” ha studiato tutti i meccanismi che entrano in atto quando ci ritroviamo in quella scatola che ci porta da un piano all’altro di un edificio.
Molti di noi prendono l’ascensore più volte al giorno. Coloro che lavorano in un grattacielo, e magari devono andare più volte al giorno da un piano all’altro, magari non realizzeranno mai ciò che ha scoperto il dottor Gray.
Ad esempio quando si è in compagnia, si adottano delle posizioni secondo uno schema preciso. Quando si è in due si occupano gli angoli per stare alla distanza maggiore. Quando si è in tre ci si dispone a triangolo secondo lo stesso criterio. In quattro e in cinque ci si dispone ancora con una soluzione diversa, ma con un modello che si ripete sempre uguale, quasi come i puntini sulla superficie di un dado.
Il fenomeno, secondo gli esperti, è dovuto al fatto che la distanza fra una persona e l’altra, in un ascensore, è ridotta rispetto alle distanze “vitali” che manteniamo normalmente. Perciò, appunto, ci disponiamo in modo da “mantenere le distanze”, teniamo gli occhi bassi e possibilmente guardiamo l’orologio o il telefonino. Inoltre qualsiasi tentativo di conversazione muore sul nascere.
Un’altra paura recondita è quella della perdita del controllo: il fatto che questo nostro spostamento sia completamente affidato a mezzi meccanici ed elettronici (tanto che nei casi più avanzati non esistono più neanche i bottoni da pigiare) in realtà crea una sensazione di perdita di controllo.
Ma gli ascensori, in realtà, sono fra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Il numero di incidenti è veramente più basso rispetto a qualsiasi altro mezzo. Nonostante questo, la sensazione di essere in una scatola sospesa di cui non controlliamo i movimenti lascia spazio alle nostre fobie più profonde.
…Ogni ascensore dovrebbe essere munito alll’interno di altoparlante che trasmetta notiziari, musica sinfonica, canzoni, barzellette ed inoltre un microfono per poter comunicare con l’esterno e dire chi si trova all’interno in caso di blocco con conseguente mancanza di aria di altro.