Gaianews

Dal cibo spazzatura dipendenti come dal fumo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.04.2010

Cibo spazzaturaDetermina meccanismi simili ad assuefazione da fumo e alcol

ROMA – Il cibo-spazzatura ricco di calorie e zuccheri può creare dipendenza. Per i ricercatori che descrivono il fenomeno per la prima volta sulla rivista Nature Neuroscience è una forma di dipendenza del tutto confrontabile a quella da fumo e droga. I comportamenti e i meccanismi cerebrali che si attivano sono stati osservati nei ratti, ma sono un’ottima base per comprendere, nell’uomo, meccanismi legati all’obesità.

La ricerca è americana e dimostra come il consumo eccessivo di cibi supercalorici può scatenare nel cervello meccanismi analoghi a quelli attivati da altre forme di dipendenza. Gli autori della ricerca, Paul Johnson e Paul Kenny, dell’Istituto Scripps a Jupiter (Florida), lo hanno dimostrato trasformando ratti di laboratorio in consumatori compulsivi di cibi-spazzatura.

Hanno osservato così che, come nella dipendenza da fumo e droga, anche in quella dal cibo-spazzatura si indebolisce l’attivazione dei circuiti cerebrali della ricompensa, che in condizioni normali scattano immediatamente quando si vive un’esperienza piacevole. Oltre alla loro dieta usuale, a base di cibi leggeri e sani, ai ratti sono stati offerti stuzzichini appetitosi a base di bacon, salsicce, dolci e cioccolato. Gli animali hanno più che gradito l’integrazione, cominciando ad assumere molte calorie e a prendere peso. In poco tempo è precipitata la loro sensibilità alla ricompensa, proprio come avviene in chi è dipendente da droghe.

E come in questi casi, il ritorno alla normalità non è stato semplice né rapido: solo dopo due settimane dalla scomparsa degli stuzzichini dalla loro dieta nel cervello dei ratti si è ripristinato il meccanismo della ricompensa. I ricercatori hanno poi voluto capire che cosa accade quando, nei ratti come nell’uomo, la dipendenza impedisce di interrompere l’assunzione di una sostanza anche quando è chiaro che questa è pericolosa per la salute. Hanno così associato il consumo dei cibi ipercalorici alla comparsa di un segnale luminoso e a un dolore ad una zampa: non appena si accendeva la luce i ratti normali rinunciavano volentieri allo stuzzichino pur di non provare dolore, mentre i ratti obesi e dipendenti continuavano a mangiare. (fonte: ANSA)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • Pier. scrive:

    Il frumento e le patate sono inoltre alimenti ricchi naturalmente di sostanze assimilabili alle benzodiazepine che hanno effetti ansiolitici.

  • antonello laiso scrive:

    la composizione di un pasto, se a prevalenza di carboidrati o di proteine, influenza la quantità dell’aminoacido triptofano disponibile per la sintesi di serotonina cerebrale. e’ stato dimostrato che la serotonina cerebrale è in relazione alla disponibilità del suo precursore triptofano e che il triptofano passa nel cervello in quote superiori se il pasto è ricco di carboidrati e povero di di proteine. È il trionfo delle combinazioni alimentari Tutto questo però non significa impinzarsi di pasta e dolci, ma di cereali integrali, legumi, verdura e frutta che sono ricche di acido folico e favoriscono il buon umore. Il segreto sta nell’equilibrio dei diversi nutrienti, nella loro combinazione e nel tempo di assunzione. Per quanto riguarda il colesterolo, evidenziato come possa crescere in relazione allo stress e che non solo la dieta ma un corretto stile di vita è in grado di tenerlo sotto controllo. Legato allo stress è anche l’aumento di peso, a causa dell’incremento di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali. L’ormone cortisolo non fa solo ingrassare ma stimola anche il rilascio di dopamina che rinforza positivamente la reazione di stress. Dunque per l’obesità è giunto il momento di lasciar stare la genetica e di mettere sul banco degli imputati il famoso cibo spazzatura, ricco di grassi e di materie prime scadenti. Il fast-food, come documentato ne è ben provvisto.