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Dal veleno delle api una cura contro l’HIV

Scoperto da scienziati americani un metodo per neutralizzare il virus dell'hiv grazie ad un potente veleno prodotto dalle api, la melittina

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.03.2013

Un gel vaginale a base di una sostanza proveniente dal veleno prodotto dalle api per combattere il virus dell’HIV. E’ il risultato di una ricerca condotta dalla Washington University School of Medicine. Il gel ucciderebbe il virus dell’hiv, ma non avrebbe effetto sulle altre cellule.

Secondo i ricercatori lo studio in questione è importante per arrivare all’obiettivo della creazione di un gel vaginale: Joshua L. Hood, ha spiegato: “La nostra speranza è che nei luoghi in cui l’HIV è in espansione, questo gel potrebbe essere usato per fermare la diffusione del virus all’inizio.”

Api

Il gel è a base di melittina, una tossina potente che si trova nel veleno delle api ed in grado di agire sull’involucro protettivo  che circonda il virus dell’immunodeficienza umana, così come altri virus. La melittina , però, in dosi eccessive, può causare gravi danni.

Samuel A. Wickline aveva già dimostrato che le nanoparticelle caricate con melittina hanno proprietà anti-cancro, cioè hanno la capacità di uccidere le cellule tumorali. Il collegamento fra il veleno delle api con le terapie antitumorali non è una novità perchè alcune ricerche hanno già studiato la relazione.

Ora gli scienziati hanno scoperto che se si lega la melittina a delle nanoparticelle modificate queste, letteralmente, rimbalzano sulle cellule sane, lasciandole intatte. Invece quando l’HIV si imbatte nelle nanoparticelle caricate con la melittina, si incastra nelle nanoparticelle modificate e la melittina lo distrugge. 

Gli scienziati hanno spiegato che la melittina riesce a creare dei fori nel rivestimento protettivo del virus e in questo modo ad eliminare la capacità del virus di riprodursi.

Second Hood la melittina potrebbe essere utile per due terapie: una con il gel vaginale e una contro i virus resistenti ai farmaci, laddove l’infezione si sia già installata. In questo caso la terapia verrebbe iniettata nel sangue del paziente. 

Hood ha dichiarato: “La particella di base che stiamo usando in questi esperimenti è stata sviluppata molti anni fa. Non ha funzionato molto bene per inglobare l’ossigeno allora, ma circola in modo sicuro nel corpo e ci dà una piattaforma che può adattarsi a combattere diversi tipi di infezioni. “

La melittina attacca il doppio strato di membrana  e questa la rende potenzialmente utile anche per il trattamento di altre patologie. I virus dell’epatite B e C, tra gli altri, si basano sullo stesso tipo di involucro protettivo e potrebbero essere colpiti e distrutti con la somministrazione della melittina.

Il gel inoltre potrebbe essere anche un potenziale contraccettivo anche se lo studio in questione non riguarda  la contraccezione. Gli scienziati hanno spiegato che però potrebbe essere utile per le coppie in cui uno dei partner è sieropositivo e che vogliono avere dei figli.

Per il momento lo studio è stato condotto in laboratorio, ma non ci sono ostacoli tecnici per iniziare la sperimentazione sull’uomo.

Nel corso degli ultimi anni, gli scienziati hanno fatto passi da gigante nel migliorare le strategie di prevenzione sull’HIV/AIDS. E’ recente la notizia di un bambino nato sieropositivo e guarito dopo il trattamento con antiretrovirali. Gli stessi trattamenti, oltre a prolungare l’aspettativa di vita dei malati, riducono di altissime percentuali la probabilità di contagio.

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