Il dato è tanto più allarmante se si considera che gli italiani che soffrono di diabete sono circa 3,6 milioni, l’8% della popolazione adulta, e che la patologia tende a espandersi.
Da un punto di vista europeo, sono 32 milioni gli adulti con diabete, l’8,1% della popolazione europea, 33,5 milioni quelli con IGT e oltre 271.000 i morti a causa delle complicanze ogni anno: quasi 750 europei muoiono ogni giorno a causa del diabete.
“Le complicanze del diabete sono varie: dalla malattia coronarica – ne soffre il 10% di coloro che hanno il diabete, alla retinopatia – il 34%, all’insufficienza renale – il 5-10% di coloro che hanno il diabete di tipo 2, ma il 30-40% delle persone con diabete di tipo 1, alla neuropatia il 32%”, afferma Salvatore Caputo, Presidente di Diabete Italia. “Sono le complicanze che portano alla morte: oltre il 50% di coloro che hanno il diabete infatti muore a causa di problemi cardiovascolari e il 10-20% per insufficienza renale. Le complicanze sono anche le maggiori responsabili del forte impatto che la malattia ha sul sistema sanitario”.
I dati IDF rilevano che l’8,3% della spesa sanitaria in Italia viene destinata al diabete. Il costo medio annuo per una persona che soffre della malattia è di 2.540 euro, di cui oltre il 50% viene assorbito dai costi di degenza ospedaliera e solo il 6,3% dai farmaci antidiabete. Ma vi sono anche i costi indiretti legati a riduzione della produttività, giornate di lavoro perse, e via dicendo: si stima siano circa 12,6 miliardi, un impatto notevole per la società.
I massimi esperti scientifici e i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e sovranazionali si sono riuniti a Bruxelles per discutere in merito alle strategie politiche migliori per gestire il crescente peso del diabete, nell’ambito del 2° European Diabetes Leadership Forum 2014, incontro promosso in collaborazione con l’Associazione Danese per il Diabete e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk, al quale hanno partecipato fra gli altri il Commissario Europeo alla Salute Tonio Borg e numerosi rappresentanti dei Ministeri della Salute degli stati membri, inclusa l’Italia.
Il diabete è una patologia che, più di altre malattie croniche, sta avendo un impatto significativo in termini di costi sociali ed economici in tutta Europa, tanto da indurre il Parlamento Europeo ad evidenziare agli Stati membri, attraverso atti formali, la necessità di attivare piani specifici, è quanto ha ricordato Paola Pisanti, Presidente della Commissione Nazionale sul Diabete del Ministero della Salute. La Commissione Europea ha avviato, lo scorso mese di gennaio a Madrid, il programma “EU Joint Action on Chronic Disease – CHRODIS”, nel quale l’Italia ricopre il ruolo, attraverso il Ministero della Salute, di coordinatore del gruppo sul diabete.
“In tutto il mondo troppe persone soffrono o muoiono a causa di malattie croniche come cardiopatie, ictus, cancro, malattie respiratorie croniche e diabete. E non si tratta più di un fenomeno che riguarda solo i paesi ricchi. Nello stesso tempo, crescono a livello mondiale sovrappeso, obesità infantile e incidenza del diabete di tipo 2. È una situazione preoccupante non solo per la salute pubblica, ma anche dal punto di vista economico”, ha detto Simona Frontoni, Presidente Comitato Scientifico del Barometer Forum.
A Villa Mondragone (Monte Porzio Catone – Roma) il 10 e 11 luglio si terrà il 7° Italian Barometer Diabetes Forum, promosso dall’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation per discutere le linee strategiche a livello nazionale ed europeo nella lotta al diabete.