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Due labrador inglesi annuseranno i tumori

I due individui di labrador si chiamano Lucy e Glenn e dovranno identificare le cellule malate nei campioni di urine, grazie ai loro potenti apparati olfattivi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.10.2012

E’ nota da tempo lo straordinario fiuto dei cani, e da tempo questa capacità è stata messa al servizio della sanità pubblica in Inghilterra. Oggi due cani labrador provenienti proprio dal Regno Unito sono stati ‘assunti’ presso l’ospedale di Pergine Valsugana per  indentificare il calo di zuccheri nei diabetici, il raro morbo di Addison o la narcolessia. Sono inoltre capaci di riconoscere i tumori prima dei test scientifici.

I due individui di labrador si chiamano Lucy e Glenn e dovranno identificare le cellule malate nei campioni di urine, grazie ai loro potenti apparati olfattivi, 100 mila volte più sensibili di quello umano.

Labrador

Gli scienziati già da tempo sanno che i cani sono in grado diagnosticare carcinomi alla vescica, alla prostata, polmoni e reni.

Lucy che Glenn dovranno lavorare con i medici per individuare le cellule tumorali, soprattutto negli stadi precoci della malattia, ma ovviamente dovranno essere gestiti e accuditi da esperti. A questo scopo verrà coinvolta la ONLUS Medical Detection Dogs Italia, la cui missione è quella di fornire servizi rivolti alle strutture socio assistenziali e sanitarie, in particolare ad enti pubblici e privati che utilizzano la ricerca scientifica, favorendo metodologie semplici, rapide e non invasive per identificare precocemente marker biologici di patologie umane, con l’impiego specifico di animali e in particolare di cani. L’obiettivo finale dell’Associazione – si legge sul loro sito – è rivolto soprattutto nei confronti delle categorie sociali più deboli, come gli anziani, i bambini, i disabili e gli ammalati.

Sia Lucy che Glenn hanno già dimostrato le loro abilità di fronte ad un gruppo di osservatori: di fronte a una serie di contenitori di urine hanno scelto esattamente i campioni appartenenti a pazienti malati. L’olfatto canino, grazie a 250 milioni di sensori olfattivi, è 100 mila volte più sensibile di quello umano, ed è in grado di scoprire tessuti cancerosi a causa del loro peculiare metabolismo che si manifesta anche nelle urine e nell’alito dei pazienti.

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  • vindic scrive:

    mi auguro che sia vero l’utilizzo del fiuto dei cani per questa applicazione. Sarebbe veramente una cosa sensazionale, specialmente quando vi è molta difficoltà ad individuare con i comuni esami le patologie neoplastiche.