E’ l’evoluzione, bellezza. La pericolosità del nuovo ceppo di batteri di Escherichia Coli che si sta diffondendo in Europa, principalmente in Germania ma anche in Svezia, Spagna e Regno Unito, risulta molto tossica, difficile da curare in quanto resistente a vari antibiotici e si trasmette da persona a persona nel 20% dei casi. Sorpresi? D’altronde è ciò che questi batteri sono stati selezionati a fare.
Ecco perché. La teoria dell’evoluzione naturale si fonda su due perni fondamentali. Il primo è la mutazione casuale che avviene nel DNA di ogni essere vivente, e che provoca mutazioni del fenotipo, ossia piccole o grandi differenze che si possono “vedere” nell’organismo che porta la mutazione. Spesso le mutazioni sono disastrose e portano alla morte. A volte, invece, possono essere innocue, come il colore dei capelli.
Un altro pilastro dell’evoluzione naturale è l’ambiente. La pressione che l’ambiente esercita sugli individui di una specie è quello che mette alla prova le mutazioni genetiche, ed è l’ultimo arbitro che decide sulla bontà o meno del fenotipo di un particolare organismo. I migliori a resistere ad un particolare ambiente sopravvivono.
Dopo questo breve excursus che avrete probabilmente sentito migliaia di volte, chiediamoci da dove saltano fuori questi batteri “killer”.
Primo, non si tratta di una novità. Esistono centinaia di diversi ceppi di E. Coli. L’anno scorso negli Stati Uniti c’è stato un gran parlare di un ceppo di E. Coli che ha provocato molti intossicati in California e che si trovava, quella volta, nella carne di manzo confezionata.
Secondo, il fatto che questo nuovo ceppo sia resistente ai comuni antibiotici è dovuto al fatto che li abbiamo selezionati noi così, usando antibiotici senza nessun criterio nei mangimi degli animali di allevamento, i cui escrementi diventano fertilizzante che poi finisce dritto negli orti dove crescono i famosi cetrioli killer.
Terzo, la risposta al perché si sia evoluto un ceppo sia tossico che resistente agli antibiotici potrebbe essere molto, ma molto semplice: non è vero che non si evolvono ceppi farmaco-resistenti e non tossici per l’uomo, ma i ceppi non tossici non provocano intossicati e morti, quindi non ne staremmo parlando. E infatti, ci sono ceppi di E. Coli che addirittura vivono indisturbati nel nostro intestino, svolgendo funzioni a noi utili.
Il nuovo ceppo mortale provoca un’infezione che può causare una seria complicanza – la sindrome emolitico-uremica (SEU) – che interessa il sangue e i reni.
Più di 1.500 persone sono state infettate e ci sono stati finora 18 morti: 17 in Germania e uno in Svezia.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha detto che si tratta di una variante “mai stata prima”.
Gli scienziati del Genomics Institute di Pechino, in Cina, hanno detti che il nuovo batterio è “altamente infettivo e tossico”.
Cosa fare dunque?
I batteri sono organismi viventi, che non resistono ad esempio alle alte temperature (e non c’è evoluzione che tenga).
Quindi:
– Lavate frutta e verdura prima di mangiarle
– Sbucciate o cuocete frutta e verdura
– Lavatevi le mani regolarmente per prevenire la diffusione da persona a persona ceppo di E. coli
Inoltre, finché non rientrerà l’allarme, cucinate anche la carne ben cotta. Non si sa mai.
Quella nuova causa di epidemia o pseudo tale proveniente quasi con certezza dalla Germania attualmente sotto controllo a cui abbiamo affibbiato il nome di batterio killer dell’Escherichia coli sta creando ripercussioni oltre che a livello Europeo anche nella nostra nazione.La psicosi in questi casi come siamo a conoscenza diviene col tempo una costante in evoluzione direttamente proporzionale all’ evolversi di un epidemia,sia di tipo batterico che virale.
Non sono nuovi simili fatti di virulenza o modificazione genetica in quei batteri che tanto bene la scienza conosce,cio’ e’ avvenuto in precedenza con la carne,oltre che con altri alimenti di quella catena alimentare a noi indispensabile.
Tali fatti impongono certamente delle riflessioni su quanto e il perche’ possano accadere,riflessioni che spaziano dall’ allevamento di quegli animali che servono alla nostra nutrizione alle relative condizioni igieniche nelle quali questi vivono,oltre che al rispetto dei fertilizzanti usati in quella natura che tanto ci offre spesso senza essere ricambiata a tale scopo da parte nostra.
Molte volte come in questo caso si creano conseguentemente incindenti diplomatici tra paesi membri della stessa Unione Europea accusati da altre Nazioni importanti quei prodotti sospetti, di essere loro il “lupus in fabula” della conseguenza di tali drammatici fatti.
Le importazioni venendo cosi’ bloccate si ripercuotono su quell’ economia con conseguenti perdite economiche enormi, vuoi per mancanza di quello stop imposto in attesa di verifiche,vuoi per mancanza di richiesta di quei generi alimentari sospetti.
Spesso come gia abbiamo visto in passato in quelle filiere di confezionammeto altamente automatizzate e tecnologicamente all’ avanguardia le condizioni igieniche non sempre ottimali favoriscono quella virulenza e modificazione genetica di quei batteri esistenti gia’ conosciuti, molte volte innocui perche’ presenti nel nostro habitat naturale.
Le lezioni della natura come in questo caso che ha provocato gia’ decine di morti dovrebbero essere fautrici di quell’ insegnamemento di saggezza e del buon vivere affinche’ via sia il rispetto oltre che a quelle condizioni igieniche indispensabili, a quelle esigenze biologiche di elementi nutritivi delle colture e sostanze organiche del suolo a creare per mantenere quei rapporti di complementarietà fra terra vegetale ed animali,questo anche per il rispetto della nostra vita!
Antonello Laiso