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Effetto imprevisto di Fukushima: l’obesità infantile

Un rapporto del Ministero dell'istruzione suggerisce che i bambini tenuti troppo a lungo a casa per paura delle radiazioni stanno diventando obesi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.01.2013

Tecnici di Greenpeace misurano livelli di radiazione nel villaggio Iitate. © Christian Åslund / Greenpeace

Quasi due anni dopo il disastro nucleare giapponese avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima, un rapporto del Ministero dell’istruzione suggerisce che i bambini tenuti troppo a lungo a casa per paura delle radiazioni stanno diventando obesi.

In molte scuole nella prefettura di Fukushima continuano ad essere limitate le attività all’aperto nei bambini, proprio a causa deo persistenti timori della presenza di radiazioni, e questo starebbe causando un’epidemia di obesità tra i bambini di Fukushima, che sarebbero già i più obesi del Giappone.

In un rapporto preliminare pubblicato questa settimana, il Ministero dell’Istruzione ha rilevato che i bambini della prefettura di Fukushima di età compresa tra i 5 e i 9 anni, così come quelli di età compresa tra i 14 e i 17, vincono nella triste gara dell’obesità a livello nazionale. La relazione definiva obesi i bambini che pesavano almeno il 20% in più del peso standard per la loro età.

Il rapporto, pubblicato quasi due anni dopo l’incidente presso la centrale di Fukushima Daiichi, ha indicato come possibile causa dell’aumento dell’obesità la mancanza di esercizio fisico, dovuto alla preoccupazione tra gli insegnanti e i genitori dei possibili effetti sulla salute dell’esposizione prolungata alle radiazioni di basso livello.

Lo studio ha utilizzato i dati di quasi 700.000 bambini dai cinque anni in tutto il Giappone.

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