Erano poche settimane fa, quando a Londra, all’International Liver Congress, di fronte ai dati che rivelavano come la cura contro l’Epatite esiste e funziona, i medici riuniti hanno cominciato a chiedersi quali criteri adottare per la somministrazione della cura: infatti non si tratta certo di farmaci a buon mercato, visto che l’eradicazione del virus costa ben 84mila dollari a persona. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, durante l’incontro “Innovazione, sostenibilità e territorio” organizzato presso l’azienda farmaceutica Abbvie, nella sede di Campoverde (Latina) ha dichiarato che la cura contro l’Epatite C nel nostro Paese dovrà essere somministrata a tutti quelli che ne hanno bisogno senza criteri selettivi, stando a quello che riporta Corriere.it.
Il Ministro ha spiegato di voler avviare una trattativa con el case farmaceutiche che consenta di abbassare il prezzo. “Dobbiamo far comprendere ai cittadini che stanno arrivando farmaci che salvano vita delle persone con grande impatto anche umano che però sono decisamente costosi, ” ha detto Lorenzin.” Ma io non posso accettare che questi medicinali, proprio perché costosi, siano dati seguendo criteri selettivi come succede in altri Paesi. Noi abbiamo una cultura che non dobbiamo perdere, che pone al centro l’uomo, e una sanità uguale per tutti. Non posso perciò accettare il fatto che i farmaci vengano dati con politiche selettive, solo ad alcuni malati. Il criterio di sussidiarietà resta fondamentale”.
Secondo Mario Pappagallo, giornalista del Corriere.it, la mossa del Ministro potrebbe essere quella di un investimento con ottime rendite, considerando le spese relative ai malati di epatite in Italia.
Secondo il Presidente dell’Associazione EpaC Onlus, Ivan Gardini “l’Italia detiene il primato europeo per il numero di casi di malattie epatiche: epatiti, cirrosi e tumori al fegato sono la causa di circa 20mila decessi all’anno e si stima che siano oltre 1 milione e 600.000 gli italiani affetti da epatite C e circa 600.000 i malati di epatite B”.
Facendo qualche moltiplicazione si capisce che si tratta di numeri con molti zeri. Per questo il dubbio che il Ministro Lorenzin stia alzando il tiro in campagna elettorale potrebbe essere legittimo.
Il nuovo farmaco è arrivato grazie all’accelerazione nella ricerca dovuta alla comparsa del virus HIV, simile a quello dell’epatite. I grandi finanziamenti per sconfiggere l’HIV hanno portato risultati insperati contro l’epatite C.
Infatti con il sofosbuvir, farmaco già in commercio negli USA e sperimentato con successo lo scorso anno, i ricercatori hanno cominciato a parlare di eradicazione del virus. Ed è per questo che il Ministro Lorenzin può parlare dell’Italia come primo Paese “Epatite free”.
La cura consiste in una pillola al giorno per 2-3 mesi. La guarigione avviene nella quasi totalità dei casi. Ma l’ostacolo allo scenario futuro resta il prezzo: 84mila dollari a persona ad oggi non possono essere sostenuti da nessun Sistema Sanitario Nazionale.