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Farmaco spazzino contro gli effetti collaterali della chemioterapia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.02.2014

L’Azienda Farmaceutica Menarini ha presentato a Firenze i risultati di uno studio su un farmaco che limiterebbe i danni della chemioterapia per i malati cancro. La studio, costato 50 milioni di euro, ha prodotti risultati importanti nel trattamento del lisi tumorale nei malati di leucemia e linfomi. Ora potrebbe essere sperimentato anche sui bambini e per il trattamento di altri tipi di tumore. La Menarini presenterà a breve la documentazione ad AIFA affinchè il farmaco possa essere messo in commercio.

Leucemia

Si chiama “Florence” il progetto i cui risultati sono stati presentati dalla presidente di Menarini, Lucia Aleotti. Il farmaco, secondo i dati preliminari dello studio, avrebbe dimostrato di essere efficace e sarebbe anche economico, secondo Aleotti.

Il “farmaco spazzino” aiuta tutti coloro che sviluppano leucemia e linfomi e che poi, sottoponendosi a chemioterapia, e sviluppano una sindrome chiamata lisi tumorale, causata dall’insufficienza renale.

I dati italiani parlano di 25.000 malati d leucemia e linfomi e per il 5% che sviluppano la lisi tumorale la patologia può essere fatale. La lisi tumorale si sviluppa perchè al chemioterapia e la distruzione di cellule maligne, sviluppa sostanze tossiche, fra cui anche l’acido urico. Il farmaco spazzino è in grado di ridurre l’acido urico del 30% in più rispetto alla terapia attualmente in uso che è utilizzata da ormai più di 30 anni.

Lo studio Florence, del costo complessivo di 50 milioni di euro, potrebbe portare ora alla registrazione del farmaco presso l’AIFA, e quindi al commercio. Menarini provvederà nell’imminente alla consegna di tutta la documentazione necessaria.

Le cure chemioterapiche in questo ti di tumore sono efficaci nel 70% dei casi, ma il problema dell’acido urico colpisce dal 3 al 20% dei malati e la percentuale sale sopra il 30% nel caso dei bambini e dei ragazzi.

Lo studio, iniziato nel 2012, è stato condotto su 350 pazienti in 79 centri in tutta Europa. L’Italia è stata coordinatrice dello studio. I pazienti coinvolti erano tutti adulti e ora Menarini potrebeb iniziare la sperimentazione sui bambini, al quale un trattamento simili potrebbe certamente giovare, se si dimostrasse efficace.

Inoltre il farmaco potrebbe essere efficace anche nel trattamento di altri tipi di tumore, anche quelli solidi.

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