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Sodio nei medicinali: potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.11.2013

Il sale contenuto nelle medicine può arrivare ad aumentare il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti. Per questo i ricercatori che hanno condotto l’indagine invitano le case farmaceutiche a inserire informazioni nell’etichetta delle medicine che siano simili a quelle degli alimenti e che possano avvertire i pazienti dei rischi in cui potrebbero incorrere. 

I ricercatori dell’Università di Dundee e dello University College di Londra ha scoperto che prendere la dose massima giornaliera di alcuni farmaci farebbe superare i limiti giornalieri raccomandati per  il sodio, senza alcun apporto dietetico supplementare.

Pillole

Secondo i ricercatori il pubblico “dovrebbe essere messo in guardia sui potenziali pericoli di un’elevata assunzione di sodio da farmaci prescritti “, e che le formulazioni che contengono sodio ” devono essere prescritte con cautela solo se i benefici superano i rischi percepiti.”

Inoltre per i ricercatori sarebbe necessario etichettare i medicinali così come vengono etichettati prodotti alimentari.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’eccesso di sale è dannoso per la salute del cuore . Molti farmaci comunemente prescritti contengono sodio per migliorare l’assorbimento da parte del corpo, ma l’effetto del sale dei medicinali nel corpo non è ancora stato studiato.

Il team, guidato dal dottor Jacob George, dell’Università di Dundee, ha confrontato il rischio di eventi cardiovascolari (infarto non fatale, ictus non fatale, o morte vascolare ) in pazienti che assumono sodio contenuto in farmaci effervescenti, disperdibili e solubili con coloro che le assumevano versioni senza sodio degli stessi farmaci tra il 1987 e il 2010.

Oltre 1,2 milioni di pazienti nel Regno Unito sono stati monitorati per una media di poco più di sette anni. Durante questo periodo sono stati registrati oltre 61.000 eventi cardiovascolari.

I fattori che possono influenzare i risultati, come l’indice di massa corporea, il fumo, l’ assunzione di alcol, la storia di varie malattie croniche e l’uso di alcuni altri farmaci, sono stati presi in considerazione.

Nel complesso i ricercatori hanno scoperto che i pazienti che assumono i farmaci effervescenti con sodio avevano un aumento del rischio del 16% di un attacco di cuore, ictus o morte vascolare rispetto ad altri pazienti che assumevano le versioni senza  sodio degli stessi farmaci.

I pazienti che assumono farmaci contenenti sodio avevano anche sette volte in più la probabilità di sviluppare  pressione alta e i tassi complessivi di mortalità erano superiori del 28%. Questi eventi sono in gran parte guidati da un aumento del rischio di ipertensione e ictus.

Gli autori riconoscono che non esiste ancora una posizione univoca nel rapporto tra il sodio nella dieta e gli eventi cardiovascolari, ma sostengono che i loro risultati “sono di potenziale importanza per la salute pubblica.” 

E concludono: “La prescrizione di queste formulazioni contenenti sodio deve essere fatta con cautela e i pazienti  devono essere attentamente osservati per monitorare la comparsa dell’ ipertensione.”

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  • Marco Esposito scrive:

    Stavo leggendo in merito a questo argomento che spesso tali farmaci sono molto scadenti e in gran parte non contengono principi attivi in quantità sufficienti

  • Francesca Marini scrive:

    Di certo acquistare farmaci on-line potrebbe essere un rischio, ma vogliamo parlare dei prezzi delle medicine da banco vendute dalle farmacie? Se i prezzi fossero più adeguati e livellati di certo le persone non dovrebbero correre rischi di alcun genere acquistando medicinali on-line!!

  • Mara Ferretti scrive:

    Non so se sapete che da fine anno si potranno acquistare
    farmaci da banco online anche da siti del nostro paese. Focus spiega molto bene
    la questione e ci mette in guardia da eventuali rischi per la salute a seconda
    dell’attendibilità del sito.Voi cosa ne pensate?