Nei giorni scorsi è stata avvita un’indagine da parte della procura di Trani sulla possibile relazione fra il vaccino trivalente contro morbillo, rosolia, parotite, e lo sviluppo dell’autismo in due bambini.
Ancora una volta in Italia è la giustizia ad occuparsi di questione sanitarie: i magistrati di Trani che hanno avviato un’indagine conoscitiva, quindi senza nessun indagato al momento, dovrebbero accertare la relazione fra vaccino e autismo. L’ipotesi di reato è quella di lesioni colpose gravissime. L’inchiesta è condotta dal pm Michele Ruggiero ed è stata delegata ai carabinieri del Nas.
Non è certo la prima volta che si parla si questa relazione: tutto è iniziato quando un articolo di Andrew Wakefield è stato pubblicato sulla rivista The Lancetnel 1998. L’autore parlava di un possibile legame tra la vaccinazione contro il morbillo (MMR) e la comparsa dell’autismo. Anche se l’articolo è stato poi ritrattato, la ricerca è stata screditata e all’autore non è stato più permesso di esercitare la professione medica, il dubbio su questa relazione è rimasto e i tassi di vaccinazioni si sono abbassati tanto che nel Regno Unito sono tornate le epidemie con casi gravissimi e anche mortali. In una ricerca pubblicata su PLoS ONE, in cui gli scienziati si sono interrogati sugli effetti di questo evento i ricercatori hanno spiegato che “nel 2008 il morbillo è stato dichiarato endemico nel Regno Unito, 14 anni anni dopo che la sua diffusione era stata fermata nella popolazione.”
Ora i NAS dovranno acquisire tutti i dati relativi alle vaccinazioni e alle patologie insorte negli ultimi 5 anni. Ci sono stati inoltre, in Italia, altri tribunali che hanno riconosciuto la relazione e per questo il Ministero della Salute potrebbe essere implicato per non aver preso le dovuto precauzioni dopo le sentenze.
Eppure l’OMS ha dichiarato chiaramente e più volte che la relazione fra vaccini e autismo non esiste. Secondo l’organizzazione, così come appare sul sito in uno spazio dedicato “i dati epidemiologici disponibili non mostrano alcuna evidenza di un legame tra vaccino trivalente anti morbillo-parotite-rosolia e disordini dello spettro autistico (…) e non esiste evidenza che qualunque altro vaccino pediatrico possa aumentare il rischio di questi disturbi”.
“Revisioni commissionate dall’Oms hanno concluso che non esiste associazione tra l’impiego nei vaccini di conservanti come il tiomersale, che contengono etil-mercurio, e disturbi dello spettro autistico” si legge ancora.
Silvio Garattini, direttore dell’Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano ha già lanciato l’allarme in una dichiarazione ad AdnKronos:”I magistrati sono persone di grande prestigio godono di grande fiducia presso i cittadini, quindi alcune loro azioni rischiano di avere ripercussioni negative”.
Il timore dell’esperto è che diminuiscano i bambini vaccinati così come è successo anche in Gran Bretagna dove il ritorno dell’epidemia ha causato anche dei decessi.
Secondo Garattini “i movimenti anti-vaccini non hanno alcuna base scientifica. E’ ampiamente documentato che non esiste alcuna relazione tra vaccini e autismo. Certamente il vaccino agisce contro il microrganismo contro cui è mirato, ma non può certamente impedire la presenza di una malattia autistica, che può svilupparsi indipendentemente dalla vaccinazione. Ricordo anche che chi ha diffuso i dati sulla presunta associazione vaccino-autismo ha dovuto ritirare i suoi lavori ed è stato radiato dall’albo dei medici. Il problema è che diffondere paura fa più effetto che diffondere certezza”.
Ora, per contrastare questa paura, la SIP Società italiana di pediatria, la Società italiana di Igiene e la Federazione pediatri lanceranno una campagna per sensibilizzare la popolazione alle vaccinazioni.