OK del Tribunale di Cagliari alla fecondazione assistita con diagnosi preimpianto ad una coppia talassemica. Ci cono altri 10 casi che devono essere giudicati e che modificheranno ulteriormente la legge 40 sulla fecondazione.
E’ la prima volta da quando la legge 40 sulla fecondazione assistita è in vigore che un Tribunale ha concesso la diagnosi preimpianto ad una coppia. Il caso di Cagliari di una coppia con la donna malata di talassemia major e l’uomo portatore sano, ha permesso di accertare se l’embrione fecondato della coppia, grazie a tecniche di Procreazione medicalmente assistita (Pma), era affetto della stessa patologia genetica.
La sentenza cambia le carte in tavola, affermando che i centri Pma italiani devono offrire la diagnosi preimpianto alle coppie che la richiedono perché affette da malattie genetiche.
I giudici di Cagliari hanno semplicemente rispettato una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che a giugno aveva accolto il ricorso presentato da una coppia italiana affetta da fibrosi cistica contro la legge 40 sulla fecondazione assistita.
La legge italiana sulla procreazione assistita subisce quindi un’altra pesante limitazione dalla sua entrata in vigore nel 2004.