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Ginecologi: confermato lo sciopero del 12 febbraio

Vano il tentativo del Ministro Balduzzi per scongiurare lo sciopero. Il 12 febbraio parti programmati rinviati in tutta Italia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.01.2013

 Non è servito l’impegno del Ministro della Salute Renato Balduzzi nel dialogo con i rappresentanti dei ginecologi e ostetriche italiani per impedire lo sciopero del 12 febbraio prossimo. I medici, nonostante il dialogo proficuo, incroceranno le braccia.

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Rimandati o anticipati i parti programmati e sospeso il servizio di visite e dei consultori. Solo le urgenze saranno assistite. Saranno circa 1.100 gli interventi che salteranno.  I medici protestano a causa dei tagli che hanno messo in ginocchio l’assistenza e per il fenomeno della medicina difensiva, che sta diventando sempre più preoccupante. Sono sempre di più infatti, le cause legali nei confronti dei medici e il dato importante è che il 98,9 per cento di queste cause finiscono con l’assoluzione degli indagati.

Sono 15mila gli operatori che aderiranno  allo sciopero e a nulla è valso il tentativo del Ministro Balduzzi.

Infatti pur apprezzando l’impegno del ministro, Fesmed, Aogoi, Sigo e i chirurghi dell’Acoi hanno detto di volere rivolgersi ai leader politici che dovranno governare nei prossimi mesi, chiedendo un impegno nel programma elettorale.

“Ringraziamo il ministro per la rapidità della convocazione e per la sua disponibilità ad ascoltare le nostre richieste – spiegano in una nota le associazioni Fesmed, Aogoi, Sigo e i chirurghi dell’Acoi – . Abbiamo ribadito che la nostra protesta è rivolta soprattutto ad attrarre l’attenzione di tutte le forze politiche affinchè si facciano carico di inserire nei rispettivi programmi di governo la problematica del contenzioso medico legale e introdurre i correttivi necessari per raffreddarlo, contenendo così il fenomeno della medicina difensiva, e contemporaneamente affrontare e risolvere i problemi della sicurezza dei punti nascita nell’interesse della salute e del benessere della mamma e del bambino”.

Ma lo sciopero del 12 febbraio è solo il primo passo: se non ci sarà più attenzione da parte delle forze politiche, i medici minacciano lo sciopero del voto. In 15.000, infatti, sarebbero disposti a riconsegnare i certificati elettorali non votando alle prossime elezioni.     

 

 

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  • Flora Bresciani scrive:

    BRAVIII!!E’ora che qualcuno agisca x il bene delle persone e fin’ora sono sempre i medici o chi lavora nell’ambito ospedaliero (neurologi,fisiatri ecc..) che hanno le palle per far sentire la propria voce e lo fanno per il BENE di chi ha bisogno,non c ‘e bisogno solo di un medico che li curi e li faccia star bene ma molte volte anche una spalla per qui piangere.Non arrendetevi io sono con voi!