Oggi è la giornata mondiale contro l’Alzheimer. A Londra New York e Milano è stato presentato il Rapporto mondiale Alzheimer 2012 «Superare lo stigma della demenza». Dal rapporto risulta che la malattia è vissuta come una condanna, portatrice di uno stigma che rende difficoltose le relazioni sociali e le più semplici azioni di vita quotidiana.
Il rapporto si basa sui dati raccolti da 2500, fra malati e familiari in 50 paesi. Dal rapporto si evince che il 25% dei malati nasconde la propria diagnosi per paura di come cambierà il proprio ruolo nella società. La paura sembra infatti essere fondata se il 75% dei malati e il 64% dei familiari afferma che fra gli ostacoli maggiori ci sono proprio lo stigma e l’esculsione sociale e se il 40% dei malati afferma di essere trattato in maniera diversa.
“Lo stigma – afferma Nicole Batsch, autrice del Rapporto – resta un ostacolo per tutte le iniziative relative alla demenza, come migliorare l’assistenza e il sostegno alle persone con demenza e ai loro familiari e trovare i finanziamenti per la ricerca. Il rapporto rivela che i malati e i familiari che se ne prendono cura si sentono emarginati dalla società. Ciò che vogliono è essere trattati come persone normali, guardando alle loro abilità residue e non alle loro incapacità”.
Secondo Marc Wortmann, direttore esecutivo di ADI, “Demenza e malattia di Alzheimer continuano a crescere a un ritmo elevato a causa dell’invecchiamento della popolazione globale. La malattia ha un impatto enorme sulle famiglie che ne sono colpite, ma influenza anche i sistemi sanitari e sociali a causa del grande costo economico che comporta. I Paesi non sono preparati e continueranno a non esserlo se non superiamo lo stigma e non aumentiamo gli sforzi per garantire una migliore assistenza e trovare in futuro una terapia”.
“La persona con demenza porta addosso una ‘etichetta’, un foglietto illustrativo bianco, senza parole: lo stigma.”
L’attenzione a questo tipo di patologie diventa sempre più importante man mano che la popolazione mondiale aumenta e aumenta la prospettiva di vita. Gli anziani malati di Alzheimer sono in Italia circa 500.000. Nel mondo sono 18 milioni, ma è stimato che entro il 2025 saranno 34 milioni.