Secondo una ricerca condotta dagli scienziati del Montefiore Medical Center e Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University anche se i giovani sono a conoscenza dei rischi dell’HIV e anche se hanno comportamenti a rischio, non si sottopongono al test dell’HIV.
Lo studio ha coinvolto 1000 studenti di New York, provenienti dal Bronx. Paradossalmente lo studio ha evidenziato che coloro che erano più disposti a sottoporsi al test erano quelli che parlavano dell’HIV nella coppia e erano impegnati in una relazione fissa. La ricerca è stata pubblicata su AIDS Patient Care and STDs.
Il Bronx non è certo un luogo semplice in cui vivere, e qui la percentuale di malati di AIDS è molto alta. La ricerca però sottolinea quanto coloro che hanno comportamenti sessuali a rischio sono coloro che meno volentieri si sottopongono al test. Inoltre tanto più si parla dell’HIV fra ragazzi e si è impegnati in una relazione seria, tanto più si è disposti a sottoporsi al test.
“Nonostante gli sforzi per educare nelle scuole ai rischi di HIV e AIDS, è chiaro che è necessario indurre gli adolescenti a parlare e fare il passo di sottoporsi al test”, ha detto Hina J. Talib, MD, medico di medicina dell’adolescenza presso Ospedale dei bambini di Montefiore” L’identificazione precoce dell’ HIV negli adolescenti è associata a terapie tempestivi e risultati migliori, quindi è particolarmente importante che questi adolescenti delle scuole superiori in età sessualmente attive facciano il test. “
Nel Bronx la percentuale di malati di AIDS è alta e gli studenti che sono stati intervistati avevano fra i 14 e i 17 anni. Più della metà erano ragazze ( 56 % ) e Latini ( 55 % ) , e 428 ( il 44 % ) avevano già fatto il test dell’HIV.
Il dato interessante è che il 54% di coloro che avevano una relazione fissa avevano fatto il test, mentre isolo il 44% degli altri. Inoltre i ricercatori hanno potuto constatare che tanto più i temi dell’HIV venivano discussi fra pari in maniera libera, tanto più i ragazzi si sottoponevano più volentieri al test.
Per questo i ricercatori sostengono che sarebbe estremamente importante introdurre nei protocolli per la sensibilizzazione ai problemi di HIV e AIDS dei modi per favorire la comunicazione su questi temi fra partner, in modo da favorire anche l’uso del test.
Per convincere i ragazzi a partecipare a questa ricerca, avendo comunque ottenuto il permesso dai genitori, i ricercatori hanno pagato 25 dollari ad ogni ragazzo.
La ricerca è stata finanziata dal National Institute of Mental Health e dal National Institute on Drug Abuse entrambi del National Institutes of Health .