Uno studio pubblicato su l’ American Juornal of Public Health ha dimostrato gli effetti negativi dell’austerità sulla salute pubblica in Grecia.
Si tratta di una ricerca molto dettagliata, che ha visto collaborare assieme ricercatori greci e statunitensi: “i risultati” secondo gli studiosi “sono peggiori di quanto avessimo immaginato.”
La crisi economica e i conseguenti effetti dell’austerità hanno determinato un netto peggioramento del servizio pubblico sanitario e della salute pubblica in generale.
I dati parlano chiaro: tra il 2007 ed il 2009 i suicidi e gli omicidi sono cresciuti rispettivamente del 22,7% e del 27,6%. Patologie mentali, abuso di sostanze stupefacenti ed infezioni sono in netto aumento.
A dispetto della situazione critica, il ministero della salute ha tagliato circa il 24% dei finanziamenti destinati alla sanità.
Allo stesso tempo, a causa della perdita di potere d’acquisto e di reddito, i pazienti non si rivolgono più alle cliniche private, “stressando” eccessivamente gli ospedali pubblici. Il ricorso ai servizi di prima assistenza negli ultimi due anni è passato dal 6,2% al 21,9%.
Elias Kondilis, uno degli autori principali dello studio, ricercatore alla “Università Aristotele” di Salonicco, ha commentato così i risultati: “Noi ci aspettavamo che le politiche di austerità influenzassero negativamente i servizi pubblici sanitari, ma i risultati si sono rivelati peggiori di quanto avessimo previsto”.
I tagli alla spesa pubblica sono la causa del deterioramento delle condizioni di salute pubblica in Europa e negli Usa.
Il coordinatore del team americano, Howard Waitzkin, professore emerito di sociologia e medicina all’Università del New Mexico, sostiene che “i tagli ai programmi Medicare e Social Security porteranno ai medesimi cattivi risultati dell’austerità greca. Dovremmo aumentare, invece di diminuire i finanziamenti al settore pubblico, stimolando la nostra economia e proteggendo la salute dei cittadini.”
In antitesi rispetto all’esperienza greca, gli autori hanno premiato la scelta di alcuni paesi latinoamericani di non ridurre gli investimenti nel Pubblico. Queste politiche, secondo la ricerca, hanno migliorato sensibilmente le condizioni di salute dei cittadini sudamericani.