PHILADELPHIA – Gli scienziati della Dalhousie University di Nova Scotia hanno identificato un meccanismo chiave delle metastasi tumorali che potrebbe portare al blocco della crescita tumorale, se i loro risultati dovessero essere confermati.
In un recente numero di Cancer Research il ricercatore David Waisman ha descritto il ruolo chiave di una proteina cellulare che sta sulla superficie dei macrofagi, la S100A10, che avrebbe un ruolo fondamentale nel permettere loro di non attaccare il sito della crescita tumorale – un processo ritenuto essenziale per lo sviluppo del tumore.
Waisman ha detto che i risultati sono un esempio della complicatissima biologia del cancro.
“Eravamo soliti pensare che le cellule che contavano in un tumore fossero le cellule tumorali, ma ora stiamo iniziando a capire che le altre cellule devono collaborare con il tumore per guidare la sua crescita e consentire un’evoluzione delle cellule tumorali in cellule metastatiche. Questo cambiamento è ciò che provoca la prognosi infausta e, in ultima analisi, ciò che uccide il paziente,” ha dichiarato Waisman.
Waisman e colleghi hanno scoperto che i tumori non crescono senza l’assistenza dei macrofagi. Questi macrofagi devono giungere dal sangue o da altri punti nei tessuti. Come il tumore fosse in grado di muoversi attraverso i tessuti o nel flusso sanguigno era sempre stato un mistero.
I macrofagi devono letteralmente masticare il tessuto che protegge il tumore principale e che forma una barriera attorno al tumore, in modo da entrare nel sito del tumore e combinarsi con le cellule tumorali. I ricercatori hanno scoperto che sulla superficie esterna dei macrofagi esiste una proteina chiamata S100A10, che consente ai macrofagi di rimuovere le barriere del tessuto accelerando la migrazione delle cellule tumorali verso altri punti del corpo.
Teoricamente, bloccando i macrofagi oppure la proteina S100A10 chimicamente, si potrebbe rallentare o addirittura fermare la crescita tumorale.
“Abbiamo scoperto che la proteina S100A10 permette ai macrofagi di farsi strada attraverso i tessuti fino al sito del tumore, dove rilasciano sostanze che stimolano la crescita delle cellule tumorali e delle metastasi”, ha detto Waisman.
Ora il prossimo passo è quello di capire esattamente come funzioni la S100A10, per individuare principi attivi che possano bloccare la sua azione, impedendo così il movimento dei macrofagi fino al sito del tumore.