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La sedentarietà modifica il cervello

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.01.2014

Alcune ricerche avevano già dimostrato che l’esercizio fisico può influenzare la struttura del cervello innescando la creazione di nuove cellule cerebrali. Ora un nuovo studio ha scoperto che l’inattività ha anche un effetto sul cervello alterando la forma di certi neuroni.La ricerca è stata pubblicata su The Journal of Comparative Neurology.

Sonno

Uno stile di vita sedentario è identificato fra le cause di moltissime patologie. Fra queste le malattie cardiache, il diabete e vari altri disturbi cronici La ricerca in questione, per ora condotta solo sui ratti in laboratorio, ha dimostrato che la vita sedentaria ha effetti direttamente sulla forma dei neuroni del cervello. Secondo gli autori è molto probabile che questi effetti potranno essere riscontrati anche sugli uomini.

I ricercatori della Wayne State University School of Medicine hanno usato nello studio dodici ratti di topi. Metà dei topi sono stati collocati in gabbie con ruote sulle quale i topi potevano correre. Gli altri ratti sono stati messi in gabbie prive di ruote e quindi non potevano svolgere nessuna attività. Nel corso di tre mesi i ratti con le ruote hanno corso circa 5 chilometri al giorno, mentre gli altri sono rimasti inattivi.

Dopo tre mesi, gli scienziati hanno iniettato nei ratti un colorante che aveva la capacità di evidenziare certi neuroni. Gli scienziati infatti hanno tentato di identificare i neuroni nel midollo ventrolaterale rostrale, che è una parte del cervello che controlla la respirazione e vari altri sistemi inconsci che contribuiscono al movimento. Questa parte del cervello controlla anche la pressione sanguigna e il sistema nervoso simpatico – che è essenziale nel controllo dei vasi sanguigni. Se il sistema nervoso simpatico è ostacolato in qualche modo la persona può avere più probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari.

I ricercatori hanno scoperto che vi erano differenze significative tra i neuroni dei ratti che avevano corso sulle ruote per tre mesi e quelli che non l’avevano fatto. I neuroni nel midollo ventrolaterale rostrale dei ratti sedentari avevano effettivamente cambiato forma e avevano creato più rami dei neuroni normali. Questi nuovi rami neuronali potrebbero inviare messaggi confusi con effetti sulla pressione sanguigna. I ricercatori hanno spiegato che questa area del cervello dei ratti è molto simile a quella degli umani.

“Questi cambiamenti strutturali e funzionali connessi con l’inattività possono aumentare la sensibilità complessiva dei neuroni RVLM agli stimoli eccitatori e contribuire ad aumentatare il rischio di malattia cardiovascolari nei soggetti sedentari.”

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