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Lo sbadiglio nel feto può essere un marcatore dello sviluppo

Una nuova ricerca sostiene che lo sbadiglio nei feti possa essere un marcatore di sviluppo in un certo periodo della gestazione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.11.2012

I feti sbadigliano nel pancione ed è possibile distinguere quando si tratta di sbadigli e quando invece si tratta di semplici aperture della bocca. Gli sbadigli inoltre possono fungere da marcatori dello sviluppo del feto. Lo sostiene una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Durham e pubblicata sulla rivista PLoS ONE.

Secondo la ricercatrice Nadja Reissland è possibile distinguere quando un feto sbadiglia o quando semplicemente apre la bocca.

I ricercatori hanno scoperto che, nel periodo tra la 24esima e la 36esima settimana di gestazione, si può distinguere tra sbadigli e semplici aperture della bocca osservando le immagini ecografiche sui volti fetali. I ricercatori riferiscono infatti che le semplici aperture della bocca si verificano meno spesso degli  sbadigli e la frequenza cala dalla 24esima  settimana di gestazione in poi. Più della metà di tutte le aperture della bocca sono sbadigli dalle 24 settimane di gestazione, e la frequenza degli sbadigli comincia a declinare in una fase successiva (28 settimane in poi).

Lo studio suggerisce che l’andamento degli sbadigli possa essere utilizzato potenzialmente per tenere traccia di un sano sviluppo del feto. Reissland ha spiegato: “Lo sbadiglio del feto non è contagioso, e il feto non sbadiglia perchè ha sonno”. Invece, la frequenza di sbadigli nel grembo materno potrebbe essere correlato alla attività della maturazione del cervello all’inizio della gestazione.

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